LAROMA24.IT (Chiara Ciotti) – Il passato in campo rivale del presente. Il pilastro degli ultimi 5 anni romanisti rivale della sorpresa e della bella speranza. All’Olimpico arriva Kostas Manolas, per la prima volta con la casacca azzurra rivale dei giocatori in maglia giallorossa, avversario di chi è approdato nella Capitale per sostituirlo, Gianluca Mancini. Roma-Napoli è Mancini contro Manolas.
Dagli inizi con il Thrasyvoulos Fylis, passando per l’AEK Atene, per approdare infine all’Olympiacos, Kostas è sbarcato a Roma nell’estate del 2014, portando in dote alla difesa giallorossa carisma e velocità, solidità ed esplosività, prima di salutare, con 36 milioni di euro nelle casse di Trigoria, nella scorsa finestra di mercato ed abbracciare il Napoli di Ancelotti. Tra indiscrezioni di mercato, interessi e addii sfiorati, in 5 anni nella Capitale il classe ‘91 ha indossato col numero 44 sulle spalle 206 volte la maglia giallorossa, facendo gioire, tra tackle e recuperi difensivi, otto volte i romanisti: dalla prima rete contro il Carpi nel settembre del 2016 all’ultima in Champions League contro il CSKA Mosca, passando per lo storico colpo di testa al Barcellona nella notte magica che nel 2018 regalò alla Roma la semifinale di Champions. In estate si è consumato l’addio: col Napoli finora ha raccolto 8 presenze tra campionato e Champions, impreziosite da 2 reti in Serie A contro Juventus e Brescia. Assente nelle ultime tre uscite stagionali del Napoli per infortunio, oggi il greco scenderà sul prato dell’Olimpico al fianco di Koulibaly.
Salutato Kostas, la Roma ha accolto Gianluca. Classe ’96 di Pontedera, con alle spalle nove anni di settore giovanile nella Fiorentina, un’esperienza in Serie B col Perugia e l’apprendistato a Bergamo alla corte di Gasperini prima di sposare il progetto giallorosso. Tra scetticismo, dubbi sul suo utilizzo nella difesa a 4 di Fonseca e la pesante eredità di Manolas sulle spalle, Mancini ha accumulato già 11 presenze stagionali con la Roma, tra campionato ed Europa League, saltando il match con il Basaksehir e per squalifica proprio l’Atalanta. 190 centimetri, veloce e aggressivo, il numero 23 giallorosso ha mostrato buona intesa con Smalling in coppia difensiva, oltre a spirito di sacrificio, personalità e duttilità, adattandosi anche a giocare a centrocampo al fianco di Veretout, vista l’emergenza infortuni in casa Roma e le simultanee assenze di Cristante, Pellegrini e Diawara. Contro Borussia M’Gladbach, Milan e Udinese, in mediana, ha stregato allenatore e tifoseria, eletto già la più grande sorpresa ed invenzione del tecnico giallorosso. Che per il 23 sia l’inizio, per il presente e il futuro della Roma.