LAROMA24.IT (Andrea Papale) - “Aspettate due mesi prima di
ammazzarlo”. Era il 20 marzo e un Sabatini, quasi profetico, rispondeva così alle accuse insistenti dei tifosi all’esterno di Trigoria su un acquisto – quello di Seydou Dombia – che fino a un paio
di settimane fa poteva risultare il meno azzeccato del direttore
sportivo nella sua avventura romana. La cocente sconfitta del giorno
prima all’Olimpico in Europa League contro la Fiorentina (0-3 e
contestazione della Sud), aveva accentuato la crisi romanista ed
evidenziato il bisogno di un bomber d’area, pronto a giocare e segnare
con la Roma. Una necessità a cui era stato chiamato a rispondere - con
scarsi risultati - Doumbia, in sostituzione di un Mattia Destro
spompato dalla ‘piazza’ ("Il mister avrebbe voluto e trattenuto Destro ma ho valutato che la pressione su di lui era troppo grande" – parola di Sabatini), volato verso la sponda rossonera di Milano in cerca di
più fortune. Dopo Sassuolo-Roma (0-3) e Roma-Genoa (2-0), dove
l’ivoriano ha segnato due reti consecutive, la Roma cerca conferme in
quel di San Siro dove, stasera, affronterà il Milan nella 35° giornata
di Serie A. Destini incrociati per Doumbia e Destro: il primo, come la
sua squadra è in cerca di continuità. Il secondo vorrà regalare una
delusione a quella ‘piazza’ che lo ha quasi costretto ad andare via
dalla Roma.
QUARANTANOVE GIORNI DOPO – La profezia di Walter Sabatini si è
avverata addirittura in anticipo rispetto ai 60 giorni preventivati.
49 giorni dopo quell'invito alla pazienza, Seydou Doumbia sembra
diventato un giocatore fondamentale per gli schemi di Rudi Garcia. Due
tiri in due partite, due gol segnati e uno score del 100% che,
nell’immaginario collettivo dell’ambiente giallorosso, hanno messo in
discussione i quasi 25 anni di regno del capitano Francesco Totti.
Tenendo i piedi saldamente ancorati a terra, Rudi Garcia proverà a
sfruttare l’onda verde che sta attraversando l’attaccante ivoriano,
cercando di non offendere il capitano che pur pare accettare di buon
grado la panchina: “Non sono mai stato e mai sarò un problema per la
Roma. Applaudirò dal campo, dalla panchina e dalla tribuna i
calciatori che indossano ed indosseranno questa maglia”.
LO ‘SPETTRO’ DI BORRIELLO – Da Roma a Milano per non tornare a Roma.
L’esperienza dell’ex compagno di squadra Marco Borriello – girovago
d’Italia e d’Europa in prestito – può aver segnato Mattia Destro.
Esaudito il desiderio di indossare la maglia rossonera e trasferitosi
a Milano – dove è stato accolto come un campione – l’attaccante
ascolano non è riuscito a convincere Filippo Inzaghi. L’allenatore del
Milan ha preferito più volte schierare Pazzini al suo posto e
l’attuale stato del Milan non ha certo aiutato l’ascolano
nell’esplosione. 13 partite e 2 gol in maglia rossonera - numeri
simili a quelli di Seydou Doumbia alla Roma – su Mattia Destro aleggia
lo’ spettro’ dell'attaccante napoletano. Terminato il prestito ai
rossoneri, infatti, l’attaccante potrebbe tornare a Roma e aprire una
nuova telenovela di mercato. La speranza, per lui e per la Roma, è che
l’attaccante non diventi un pacco da rispedire al mittente ad ogni
finale di stagione: Destro dovrà evitare sul campo questa possibilità,
convincendo a suon di gol il Milan. Possibilmente dalla prossima
giornata.