LAROMA24.IT Il battesimo nella massima serie italiana avviene per tutte e due allOlimpico. Nel tempio del calcio capitolino, i due estremi difensori trovano entrambi la prima di tante domeniche di calcio passate a dare sempre le spalle alle curve, a subire critiche continue, a soffrire e gioire per ogni azione dattacco vista in lontananza. Quasi servisse il binocolo da quella fetta di campo, la porta, che è spesso sinonimo, per chi ci vive 90 minuti la settimana, di riservatezza e rigorosi silenzi vicini allascetismo. Come se quello del portiere fosse il ruolo che tra tutti è il più riflessivo
Per il primo protagonista di questa sfida nella sfida, loccasione per calcare il primo campo di Serie A capita contro la Juventus e coincide con lultimo match di Mister Spalletti sulla panchina della Roma: 3 reti subite e sconfitta spartiacque. Al secondo, giovane prodotto del vivaio, tocca invece in sorte il Parma, una goleada per 5-1 e i festeggiamenti per i 107 gol di Francesco Totti con la maglia della Roma. 30 Agosto 2008, 19 Dicembre 2004. Due date importanti rispettivamente per Julio Sergio Bertagnoli e per Gianluca Curci che domenica ore 12,30 si incontreranno nellultimo match del girone dandata. Con Sampdoria-Roma la Serie A giunge al giro di boa; per Julio e Gianluca è solo unaltra domenica trascorsa tra i pali insieme ai loro demoni.
JULIO SERGIO Scoperto da Antonio Carlos Zago, suo compagno di reparto alla Juventude, Julio Sergio Bertagnoli nel 2006 arriva a Roma in prova per sei mesi e resta oggetto misterioso della rosa giallorossa per molto tempo. Conosciuto per i primi tre anni soltanto per la celebre battuta di mister Spalletti che dipinge Bertagnoli come "il miglior terzo portiere del mondo, il brasiliano classe 1978 si fa largo tra i pali giallorossi inaspettatamente la domenica di Roma-Juventus dellAgosto 2008, sorpassando a destra linfortunato Doni e limproponibile Artur. Nellambiente del tifo giallorosso serpeggiano frasi del tipo: Ormai li abbiamo provati tutti unite ad un leggero scetticismo verso quel piccoletto (181 cm) mai visto in campo e il cui viso non era mai stato inquadrato dalle telecamere (se non da quelle di Roma Channel durante unamichevole contro il Bayer Leverkusen). La prestazione di Julio Sergio contro i bianconeri è oltre la sufficienza ma ovviamente passa in secondo piano rispetto alla sconfitta subita e alle successive dimissioni di Luciano Spalletti. Arriva quindi Ranieri che conferma tra i pali quello che doveva essere la meteora di una domenica e i risultati gli danno ragione. Grazie ad interventi decisivi e ad una sicurezza mai vista a Roma dai tempi di Konsel, Julio Sergio si guadagna il posto fisso e lappoggio della tifoseria giallorossa, che si rivela innamorata di lui soprattutto nei derby (allandata miracolo su Mauri, al ritorno rigore parato a Floccari). Se il sogno scudetto svanisce di un soffio, la favola di Julio Sergio invece continua nonostante qualche acciacco di troppo, tra cui il brutale infortunio accorso a Brescia questanno (con le lacrime di dolore versate negli ultimi minuti di partita), e la concorrenza di Doni, rientrato nei ranghi dopo vari e vani tentativi di cessione, e del romeno Lobont.
CURCI - Ricordo che quel pomeriggio fui spedito in porta più che altro per necessità . Scrive così sul suo sito ufficiale Gianluca Curci raccontando di quel frammento dinfanzia in cui scoprì di essere nato per essere un numero uno: sembra essere la più classica delle belle storie. Classe 1985, spiccate doti fisiche (190 cm per 90 kg), una lunga trafila nel vivaio della squadra di cui è tifoso, una nomea che lo precede dipingendolo come il futuro della porta della Roma. Tutto ciò porta Curci nella stagione 2003/2004 ad aggregarsi non ancora diciottenne al ritiro della prima squadra guidata da Capello: durante quella stessa stagione qualche gettone in panchina ma nulla più. Lanno successivo ecco arrivare i due esordi, conditi dalle presenze nelle nazionali giovanili: a Novembre Delneri lo fa partire titolare nel match di Coppa Italia contro il Siena, mentre un mese dopo è il turno dellesordio in Serie A: Roma-Parma finisce 5-1 ed è unottima prestazione della giovane stella giallorossa che fino alla fine della stagione (per intenderci quella dei quattro allenatori e del rischio retrocessione) si alternerà tra i pali con Pellizzoli e la meteora Zotti. La stagione seguente è quella della rivoluzione spallettiana in casa Roma: Curci parte titolare ma senza convincere; così all8°giornata, in occasione della stracittadina, lascia il posto da titolare a Doni per non riprenderselo più. Da qui la favola del figlio di Roma di sicuro talento si oscura, e diventa un caso. Chi lo difende lo vorrebbe titolare, chi lo attacca lo vorrebbe via da Roma. Gianluca alla fine resta nella Capitale collezionando poche presenze tra campionato, coppe europee e Coppa Italia, sfruttando non troppo egregiamente i vari acciacchi del portiere brasiliano. Il suo percorso giallorosso sembra concludersi e così accade: nella sessione estiva del mercato 2008 viene ceduto in compartecipazione al Siena nell'ambito dell'operazione che porta in giallorosso Loria e Artur. Al termine della stagione ben giocata dal numero 12 la comproprietà viene rinnovata per un altro anno. In Toscana Gianluca sembra aver trovato lambiente migliore per crescere e fare esperienza: il salto di qualità, viste le buone prestazioni, avviene però nellestate del 2010 in cui il Siena cede la sua metà del cartellino (laltra metà resta sempre della Roma) alla Sampdoria che offre allormai 25enne portiere un posto da titolare anche nellEuropa che conta, la Champions. I blucerchiati pur non superando di un soffio i preliminari confermano con De Carlo Curci in porta.
STATISTICHE A CONFRONTO
Julio Sergio Curci
Data di nascita: 8-11-1978 12-7-1985
Altezza: 181 cm. 191 cm.
Peso: 80 kg. 90 kg.
Nazionalità: Brasiliana Italiana
Presenze in A: 42 114
Gol subiti in A: 47 147
Giordano Giusti