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“Qualità”, la parola d’ordine di De Rossi. Cosa chiede il tecnico alla Roma: “Se sbagliamo lo stop siamo morti”. Agli attaccanti: “Senza pietà”. E poi ai difensori: “Se parlate non mi offendo…” (VIDEO)

05/08/2024 alle 18:14.
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LAROMA24.IT - Anche nel ritiro inglese, il grande protagonista è Daniele De Rossi. Durante l'allenamento odierno, il tecnico giallorosso non ha risparmiato indicazioni e consigli ai suoi. Il mantra è solo uno: "qualità, qualità, qualità", parole che l'allenatore ripete come un martello. "La qualità e le scelte fanno la differenza", ribadisce DDR. O ancora: "Senza qualità non ha senso l’esercizio".

Il tecnico si concentra sulla trasmissione del pallone e sulla velocità dei movimenti in un esercizio finalizzato allo scarico sulla fascia puntando l'uomo e al cross in area: "Facciamo scorrere veloce la palla”, “Facciamo i movimenti veloci, così non ci prendono più”, ripete il tecnico alla squadra. "Fino a 5 minuti stava in vantaggio Nardin (unico difendente nell'esercitazione sugli schemi offensivi, ndr). Dai dai, qualità"

Importante per DDR anche la tecnica e la trasmissione del pallone. "Ogni passaggio lento fa passare in linea l'avversario". E ancora: "Se sbagliamo lo stop siamo morti. Un tocco o due lo decide la distanza dal terzino.. se ce l'hai attaccato è uno (tocco, ndr)." 

Quello che conta è fare gol, anche in allenamento: "Non è uguale se faccio gol o non lo faccio. Neanche in allenamento. È uguale secondo voi? Sbagliamo troppo. Senza avversari sbagliamo troppo..non facciamo mai gol", il suo rimprovero alla squadra. Concetto che DDR ripete a più riprese: "Sotto porta dobbiamo fare sempre gol, sempre gol, senza pietà!"

Non mancano le indicazioni individuali, come quella a capitan Lorenzo Pellegrini: "Bravo Lollo! Ricordati che c'è sempre qualcosa da fare in campo. Mi riciclo. Trovo sempre qualcosa da fare. C'è sempre qualcosa a cui devo pensare". Suggerimenti anche a Nicola Zalewski: "La scelta è tutto Nico"

Nella seconda parte dell'allenamento, dedicata ai difensori, De Rossi, ironicamente, invita i suoi a dialogare tra loro: "Bene, bravi, poi se qualcuno parla non mi offendo. We can speak!" (riferito ai 4 difensori Sangarè, Smalling, Ndicka e Dahl che lavoravano sulla linea). E ancora: "Vieni sotto e ti fai sentire. Un graffietto..", riferito al difensore centrale in uscita sull'attaccante. "Se siamo corti e pronti a scappare via, siamo in vantaggio sull'attaccante perché o arriviamo prima o lo lasciamo in fuorigioco", le parole del tecnico nel corso di un'esercitazione specifica.

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