«Spero di non essere un giocatore di passaggio. Spero di far ricredere chi aspettava magari un nome più importante». Stefano Guberti sbarca alla Roma per conquistare un posto in pianta stabile nella rosa giallorossa.
«Spero di non essere un giocatore di passaggio. Spero di far ricredere chi aspettava magari un nome più importante». Stefano Guberti sbarca alla Roma per conquistare un posto in pianta stabile nella rosa giallorossa. L'esterno 24enne, che nella scorsa stagione ha contribuito alla promozione del Bari in Serie A, è arrivato nella capitale a parametro zero. «La Roma è la squadra che ha mostrato più interesse nei miei confronti. Mi ha fatto capire che mi avrebbe dato la possibilità di mettermi in mostra, senza mandarmi da un'altra parte», dice nel ritiro di Riscone di Brunico. «Preferisco giocare a sinistra: il mio piede migliore è il destro, quindi posso accentrarmi da sinistra. Il mio punto forte è il dribbling, ma devo migliorare dal punto di vista fisico», aggiunge. Guberti ha scoperto il calcio professionistico in età relativamente avanzata. «Ho sempre giocato a calcio e ho sempre pensato di poter arrivare ad alti livelli. Quando sono approdato all'Ascoli in Serie A è cambiato tutto», chiarisce. «Modelli? Ci sono talmente tanti giocatori forti... Ora quello che fa la differenza è Cristiano Ronaldo, come dicono tutti», prosegue. Nello spogliatoio della Roma, il punto di riferimento è soprattutto uno. «Francesco Totti è un bravo ragazzo, molto disponibile al dialogo. Sono arrivato da poco, sto prendendo confidenza con tutti», dice mostrando fiducia nella qualità della squadra a disposizione dell'allenatore Luciano Spalletti: «Possiamo giocarcela alla pari con tutti». «La Roma in questi anni che il nome di un giocatore non è tutto. Certo, il mercato che sta facendo il Real Madrid è impressionante: in campo, però, poi bisogna trovare gli equilibri», dice ancora.