LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - Il cambiamento sarà compiuto quando non esisteranno più giornate libere nel calendario della Roma che stasera si trascina per il campo fino ad appiattirsi al livello del Wolfsberg, con la conseguenza di finire dietro nel girone non tanto al Moenchengladbach ma addirittura all'Istanbul Basaksehir, battuto 4-0 e 0-3 in due set.
Il migliore è persino Mirante, tra i peggiori folta concorrenza con Fazio, Under, Spinazzola e Mkhitaryan.
MIRANTE 7 - Se non fosse per la storia di Buffon, potrebbe avanzare la candidatura a miglior 12 d'Europa. Para quel che gli spetta, prima di lasciare la spalla per togliere le speranze a Niangbo. DAL 62' PAU LOPEZ 6 - L'unica chiamata è quella che diventerà il 2-2. Colpito e affondato.
FLORENZI 5,5 - Il velo di malinconia si fa avvilente minaccia in quasi tutto ciò che lo circonda. Prestazione che sa di ingiustizia: non merita di finire così.
MANCINI 6 - L'elogio alla serietà: pur sbagliando, mostra i gradi del calciatore importante misurando la prestazione su sé e sui propri obiettivi, non su ciò che lo circonda.
FAZIO 5 - Macchia il foglio con una serie di giocate dubbie, fino ad imbrattarlo definitivamente con l'anticipo subito da Weissman nel 2-2.
SPINAZZOLA 5 - Riportato a sinistra fa rumori strani nonostante sia la corsia preferita. S'aggroviglia in alcune giocate arrugginendo le uscite dal basso, ha una percentuale minima di colpe su Weissman che prima di finire davanti a Fazio lo semina senza che riesca almeno a lanciare l'allarme.
DIAWARA 5,5 - Sgroviglia nel primo tempo fino a tracciare il sentiero per Perotti che poi donerà il gol a Dzeko. Si lascia contagiare ad inizio ripresa quando farnetica due palloni che produrranno velenose ripartenze austriache.
VERETOUT 6 - Marcia costante.
UNDER 5 - Prosegue nella marcia affannata nel tunnel. DAL 66' ZANIOLO 6,5 - Come al parco, entra e domanda del pallone, poi lo strappa a chiunque ne sia in possesso. Dose di adrenalina.
MKHITARYAN 5 - Per un po' mescola cose apprezzabili ad altre dal significato più criptico. Alla lunga prevalgono le seconde.
PEROTTI 6,5 - Il marchio del rigore e dell'assist lo tengono al di sopra della media, dove si sarebbe disperso per alcune giocate soprattutto nella metà campo romanista che, rallentando il flusso del pallone, davano nutrimento al pressing avversario. DAL 66' PELLEGRINI 6 - Porta le migliori intenzioni ma trova scarso seguito.
DZEKO 6 - Come Perotti, alla lunga meno di Perotti. L'atto del rigore guadagnato, il gol a difficoltà zero ma anche scarsa redditività nei palloni giostrati.
FONSECA 5,5 - Nel flusso di complimenti e meriti, certamente motivati, in un'ora e mezza misura tutta la distanza che manca dal far della Roma una squadra bella in una seria e costante, attributi necessari per chi vuol competere ad una qualsiasi vittoria.