LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - La Roma ripercorre la trama dell'andata ma stavolta è rivista e corretta, cambiando il finale per rendere il film europeo più godibile e quasi innovativo rispetto alla tradizionale regia giallorossa. Ancora in svantaggio, nuovamente in rimonta fino all'1-3, stavolta aggiunge l'1-4 che rende irrilevante l'ultimo gol dell'Austria Vienna.
Dzeko adesso ha fatto cambiare idea anche ai pali, De Rossi, Nainggolan ed El Shaarawy tengono la spina dorsale della Roma dritta fino al successo.
ALISSON 5,5 - Dall'antico testamento del calcio: l'area piccola è proprietà privata del portiere, così, anche se Ruediger gli ostacola la strada, non può completamente ripulirsi la prestazione, nonostante la tempestiva uscita della ripresa. La stoffa, comunque, pare autentica.
RUEDIGER 6 - Ci si aspetterebbe un graduale rientro nella contesa, invece il tedesco ha già l'elmetto da battaglia e nessun pensiero obliquo a ritardarne le decisioni.
DE ROSSI 6,5 - S'accomoda al centro della difesa, in una cabina dove potrebbe conservarsi ad alti livelli ben più a lungo rispetto al logorio che produce il centrocampo. Azzanna un pallone a un metro dalla porta per condurre la Roma oltre la superficie del pareggio. Lunga vita.
JUAN JESUS 6 - L'azione del gol sgorga dal suo lato ma, grazie al contesto, può comunque tenersi a distanza di sicurezza dall'insufficienza.
PERES 6,5 - Ribolle dalla metà campo in su, anche se fa molti sconti rispetto a quanto potrebbe guadagnare dal peso delle sue qualità contro una squadra simile. L'assist basta e avanza.
PAREDES 6,5 - Il pallone che fa sorgere l'assist di Peres per l'1-1 di Dzeko è in dotazione solo ai grandi centrocampisti o a chi sta svolgendo le pratiche per diventarlo.
STROOTMAN 6 - Scalda le gomme.
EL SHAARAWY 6,5 - Zig zag tra la fascia sinistra e il centro fino a perforare la partita con l'assist che dà l'1-3 a Dzeko. E' uno dei romantici, che prova a sedurre avversari e destino con le sue qualità tecniche, rimandando fin troppo l'affondo sentimentale. Ragazzo d'altri tempi. DAL 71' GERSON 6 - Trotterella sui resti della partita.
PEROTTI 6 - Con lui si gioca uno in più, semplicemente perché colui che è destinato ad andarlo a prendere per primo in marcatura viene saltato, come ormai statisticamente provato. Purtroppo, non è in listino l'optional (che poi tanto optional non è...) del gol. DAL 84' ITURBE SV - Chi era in attesa di una risposta sullo stato di Iturbe è destinato a rimanere in linea. Un operatore vi risponderà al più presto. O almeno così dicono.
NAINGGOLAN 6,5 - Battesimo d'Europa: primo gol oltre i confini nazionali per il 4 romanista. Che in realtà fa anche il 6, l'8 e l'11. Tre in uno.
DZEKO 7,5 - Più che alla ricerca, sembra alla rincorsa del tempo perduto. Altra tacca: non segnava una doppietta in Europa dal 24 febbraio 2011, 3-0 del City sull'Aris Salonicco. Segna, entra nell'1-2 di De Rossi, segna ancora per l'1-3. Ma è qui che vogliamo tornare indietro, a quel palo colpito che decide di rimettergli il pallone sui piedi come a voler chiedere scusa per essersi dimenticato di lui per così tanto tempo. Palo della luce.
SPALLETTI 6,5 - Riparte dal 3-4-2-1 perché può trovare soltanto tre difendenti frugando tra i sopravvissuti. La squadra rimette a posto i danni fatti per goffaggine all'andata, comprendendo che per la sua natura non ha altre possibilità che attaccare per difendersi. E così apre la porta della qualificazione.