LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - La Roma impiega quasi un tempo a capire le regole del gioco, poi quando aveva rimesso in ordine i valori in campo, Torosidis la rimanda sott'acqua.
Il greco, in questo modo, toglie dubbi dalla corsa al peggiore. Il migliore è Florenzi, che oltre ad essere adattabile in tutti i ruoli, funziona anche nelle condizioni più estreme.
SZCZESNY 5,5 - Il campo vieta i retropassaggi, per questo la valutazione rimane confinata ad argomenti più tradizionali: difetti di comunicazione e latitanza nelle uscite lo allontanano dalla sufficienza.
MAICON 5 - Prova il brivido del retropassaggio al portiere in situazioni simili: ha il merito, almeno, di far comprendere chiaramente che non sarà il caso di riprovare. Sul gol di Masina le immagini lo inquadrano in una spensierata camminata verso il limite dell'area, nonostante il pallone non avesse ancora scelto da quale piede farsi colpire pienamente. DAL 63' TOROSIDIS 4,5 - La pioggia diventa grandine al suo ingresso: calcia le onde alla rinfusa e, nel mezzo, trova le gambe di Giaccherini, riportando la marea della partita in parità.
MANOLAS 6,5 - Progettato per situazioni simili, quando c'è da raccogliere la sostanza e dimenticarsi del resto. Asciutto.
RUEDIGER 5,5 - Destro lo infastidisce a lungo nel primo tempo, rimediando un tunnel e un anticipo di testa che aveva aperto all'azione del gol annullato al Bologna. Nel secondo tempio si ripara.
DIGNE 6 - Nonostante le sembianze da girino nella piscina del Dall'Ara si protegge ben oltre le aspettative.
NAINGGOLAN 6,5 - Mulinello: stimolato oltremisura dall'ambientazione in cui si svolge la partita, provoca vortici d'acqua dai quali riemerge più volte vittorioso. L'ammonizione con cui convive per quasi tutta la gara lo inibisce ma non troppo.
KEITA 5 - Il suo calcio non è pensato per resistere all'acqua. Lui che s'inebria con gli arcobaleni di possesso palla, proprio non riesce a remare casualmente il pallone verso la porta avversaria. DAL 63' VAINQUEUR 6 - Più prosaico rispetto a Keita, per questo riesce meglio.
PJANIC 6 - Stavolta deve avvicinarsi fino agli undici metri per punire Mirante, richiedendo anche un parziale aiuto dalla sorte. Prima aveva deluso le altissime aspettative su punizione, dopo stropiccia un'ottima possibilità di tiro.
FLORENZI 6,5 - Come il nero, sta bene su tutto: per la difesa e per l'attacco, per il sole e per la pioggia. Sembra montare una moto d'acqua perché la sua velocità, come il controllo, risentono minimamente del terreno. Funziona anche sott'acqua: no-limits.
DZEKO 6,5 - Centravanti boa, nel senso più stretto del termine: sposta gli scogli della difesa avversaria, tanto che quando si ritrova a guardare Mirante per la prima volta negli occhi rimane incredulo così da perdere l'attimo fuggente. Ma può perdonare al massimo una volta: quando gli ricapita a tiro dal dischetto è impietoso.
ITURBE 5 - Anche in piazzetta, probabilmente, avrebbero trovato un sostituto dopo oltre un'ora a nuotare senza direzione sulla fascia. Il rigore guadagnato gli dà accesso ad un'insufficienza meno grave. DAL 88' SADIQ SV - Dà modo di ricordarsi di lui al di là del dato statistico dell'esordio. In bocca al lupo.
GARCIA 6 - La velocità d'adattamento alla situazione della sua squadra non è ottimale. Dopo mezz'ora, però, trova le coordinate giuste, spostando Pjanic sotto l'ombrello di Dzeko. La roulette degli episodi, alla fine, lo penalizza.