LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - Sapori di Roma. Gol che cadono all'Olimpico, come non accadeva da 727 giorni in campionato, da due anni in pratica: da quel 5-0 al Bologna del 29 settembre 2013, arrivato proprio dopo una trasferta a Genova contro la Samp, però vittoriosa. Quella sera, Benatia tirò fuori la mitraglia, mentre stavolta è Manolas a riparare le ferite provocate in mezzo alla settimana. Gervinho tormentò la difesa di Pioli come oggi ha fatto con quella di Castori e come non gli riusciva da quasi un anno.
I gol di Digne e Salah sostituiscono quelli che furono di Florenzi (di testa, come oggi ha fatto il francese) e Ljajic. Stasera, sembrava che il tempo si fosse fermato.
DE SANCTIS 7 - Arriva alla fine il momento più atteso, quando gli inservienti erano già in sala e il pubblico era impegnato a ricordare il posto dove aveva parcheggiato. Signori, la festa non è finita: un rigore parato da un portiere della Roma. Stappare, brindare, auguri! PS: sull'esito del rigore, che forse poteva evitare stando più lontano dalla porta, c'entra molto Matos, sulla respinta c'entra soltanto lui.
MAICON 6 - Due facce: semplice elemento d'arredo quando attacca il Carpi, arma intimidatoria quando la Roma minaccia Brkic. Da una parte: il gol di Borriello ha origine dalla sua parte, concede a Gagliolo Riccardo l'opportunità di raccontare un giorno che Maicon dovette stenderlo in area. Dall'altra: il gol di Gervinho nasce da un suo tiro non trattenuto, l'assist per Digne. Mescolate bene: sufficiente.
MANOLAS 7 - Non doveva. Ma il greco ha una coscienza inviolabile e sente l'obbligo di restituire, simbolicamente, il maltolto di mercoledì. Quasi si sente a disagio nell'esultanza, poi alla fine si lascia guidare dall'istinto. E allora decide di calciare un pallone oltre la Tribuna Monte Mario, probabilmente atterrato nei dintorni di Piazza Igea.
DE ROSSI 6 - Il calcio è fatto d'episodi e dunque il gol di Borriello finisce parzialmente sul suo curriculum di giornata. Però impedisce molti desideri di ripartenza del Carpi incollandosi alle spalle degli attaccanti di Castori. Evoluzione in corso.
DIGNE 7 - Un terzino sinistro al quale non dover recapitare cesti d'insulti è già motiva di affetto. Se a questo s'aggiunge anche un gol di testa chiudendo il cross dell'altro esterno, il momento si fa emozionante.
PJANIC 7 - Fluttua tra le linee del Carpi, facendo perdere gravità al pesante 5-3-2 avversario. Poi la punizione divina impreziosisce l'opera, rendendo manifesta a tutti la sua superiorità. Di solito, infatti, il portiere si spiazza sul rigore, al limite in uno contro uno. A lui riesce anche su punizione.
KEITA 6 - Prima di lasciare il campo prova a togliere qualche peso dalle spalle del suo allenatore, avvitandosi su un calcio d'angolo. DAL 21' VAINQUEUR 6,5 - Elementare, William. Massimo due tocchi, ricerca del compagno più vicino, si fa trovare spesso, un tiro pericoloso. Bravo.
NAINGGOLAN 5,5 - Le difficoltà s'ingigantiscono quando è costretto ad occupare la scrivania di Keita. Trascorre lì più di un'ora, senza trovare i cavi dove poter collegare le sue capacità.
SALAH 7,5 - Giù il tris. Dopo Sassuolo e Sampdoria, aggiunge il Carpi alla sua collezione. Quasi irrisorio il confronto in uno-contro-uno con i difensori di Castori.
DZEKO 6 - Alla ricerca del pallone giusto. Reperibile costantemente da tutti i compagni, ribalta difensori avversari, conquista punizioni decisive ma centra il portiere nei momenti topici. Li ha conservati per giorni migliori. DAL 46' TOTTI SV - Tutto in un'azione: scrive il 4-1 della Roma, poi messo in scena da Salah. E lì deve anche salutare il pubblico, che sperava di ricevere l'ennesimo regalo di compleanno. DAL 55' ITURBE 6,5 - Per cena ordinerebbe una tartare d'erba dello Stadio Olimpico, talmente ha voglia di mostrarsi per quello che tutti immaginavano un anno fa.
GERVINHO 7,5 - 300 giorni dopo, il ritorno del figliol prodigo. Era impolverato da quasi un anno d'attesa (30 novembre 2014, 4-2 all'Inter) il suo ruolino di gol in campionato. Ne manca un altro coi diritti del quale avrebbe potuto comprarsi una collezione d'elicotteri. Se mai ne abbia avuto voglia davvero...
GARCIA 6,5 - Prende il turnover per il verso giusto: prima sbranare l'avversario, poi dedicarsi alla gestione delle risorse o altri piaceri secondari. La vittoria di oggi, però, avrà senso compiuto soltanto se inchioderà i suoi davanti ai particolari: la squadra che s'allunga offrendo il campo ai contropiede avversari, gli errori in rifinitura, il gol subito sul 3-0, il rigore concesso.