La Juventus guasta il giro di campo finale della Roma, mettendo in scena all'Olimpico un epilogo perverso di cui Osvaldo è il quasi inevitabile lucifero.
Conte fa ombra su De Rossi, come Garcia fa con Pirlo. Torosidis prova a fare il giustiziere etico con un gol di mano, Skorupski prende la patente per la porta romanista.
SKORUPSKI 6,5 - Privo d'ansia nel gioco coi piedi, bravo su Llorente, bravissimo con Lichtsteiner: De Sanctis ha le spalle coperte. Patentato.
TOROSIDIS 6,5 - Stava per togliere il posto a Che Guevara dalle maglie delle future generazioni con quel gol di mano alla Juventus, qualcosa che gli sarebbe valsa l'intitolazione di diverse piazze italiane. Comunque, il voto lo merita grazie ad un secondo tempo di sorprendente intraprendenza.
BENATIA 5,5 - Llorente ne annulla la consueta sensazione di superiorità: anzi, un paio di volte si ritrova quasi in imbarazzo. DAL 71' TOLOI 6 - Sale immediatamente a temperatura. Sull'azione del gol è costretto ad uscire dalla difesa, lasciando la linea in fatale parità numerica.
CASTAN 6,5 - Non perde un colpo fino alla fine, tanto che Llorente addirittura preferisce Benatia visto il trattamento del brasiliano.
BASTOS 5,5 - I prevedibili colpi di sonno in fase difensiva non sono compensati a dovere dal sussidio offensivo: due cross che non meritano il brevetto brasiliano, assente in marcatura sull'occasione di Lichtsteiner.
PJANIC 6,5 - La stilografica che ha usato qualche ora prima per declinare il suo nome al futuro, la continua a tenere in pugno dentro al campo per difendere le sue idee davanti ai colossi juventini.
DE ROSSI 5,5 - Il primo obiettivo di Garcia e Conte davanti alla scacchiera è "mangiare" il regista avversario. La sua assenza, però, rimbomba dal momento della sostituzione, quando i bianconeri hanno un pensiero in meno e la cassaforte romanista perde tre mandate. DAL 55' TADDEI 5,5 - Subentra senza pensare ai saluti ma la sua assenza costringe Toloi ad uscire dalla difesa nell'azione del gol.
NAINGGOLAN 6,5 - Dinamo Radja: trasforma più e più volte l'azione della Juventus in un contropiede romanista.
GERVINHO 6,5 - Non conosce il codice della strada e infatti, davanti alle strisce (bianconere), piuttosto che fermarsi, accelera. Primo sprint: gol annullato a Torosidis. Secondo: assist per Destro che non aggancia. Terzo: appoggio al centro che i compagni non colgono. Paga a Storari la solita tassa, però alla fine le strisce sulle maglie dei difensori della Juventus sembrano mosse.
TOTTI 6 - Metà numero 10, come negli arcobaleni che disegna con i suoi cambi di gioco oppure nello splendido tiro al volo che fa iniziare a Storari il solito show. Metà numero 4, quando insegue le caviglie degli juventini, mostrando una predilezione per quelle appartenenti al "3" avversario che subdolamente ne risucchia le capacità tecniche.
DESTRO 5,5 - Sponde e movimenti ne testimoniano l'importanza ma perde il treno per l'unica potenziale occasione che gli capita. DAL 80' FLORENZI 5,5 - Posseduto dal destino perfido che attraverso il suo corpo si materializza sull'Olimpico: prima Storari gli annulla la respinta, poi l'infortunio di Bastos lo costringe ad improvvisarsi terzino sinistro, sulla corsia dove nasce il bieco finale.
GARCIA 6 - Dimostra sul campo che 14 punti di svantaggio sono una punizione disumana per la sua squadra, che davanti alla Juventus ribadisce di aver scelto un'altra strada per diventare vincente.