La Roma procede ma a passo lento. Il 4° pareggio consecutivo nasce dalle scelte poco illuminate di Garcia, che assottiglia la distanza con la squadra di Colantuono asportando i tessuti nervosi dalla sua creatura. A storcere la giornata è De Sanctis, con il primo grave errore in giallorosso, parzialmente raddrizzata da Strootman che mette al riparo l'imbattibilità grazie allo sfondamento di Ljajic.
A riattaccare i cavi della Roma, comunque, era stato Pjanic, l'ingegnere chiamato a dare un orientamento alla manodopera, fin lì inconcludente, di Gervinho e Florenzi.
DE SANCTIS 4,5 - Il primo infortunio è muscolare ma lascia solo un brivido. Il secondo è tecnico e getta nello sconforto, nonostante la perfida partecipazione di una zolla che però non basta a scagionarlo.
MAICON 6 - Al contrario: più che sufficiente in fase difensiva, sotto la soglia del '6' in quella offensiva dove non trova mai il punto giusto in cui colpire il pallone. Tranne in un'occasione quando Canini prende il ruolo di Consigli.
BENATIA 5 - Duello da "fight club" con Denis: i lividi, alla fine, sono tutti sul corpo del giallorosso che commette il fallo per la punizione del gol ed evita l'espulsione solo per questione di tempo.
CASTAN 6 - Più composto del compagno, anche perché Moralez può oscurarlo con la sola presenza fisica.
DODO' 5,5 - Il pallone sembra diventare incandescente tra i piedi timorosi del brasiliano. E in gare simili a un corpo a corpo come questa, preferisce allontanarsi dalla mischia per evitare graffi.
BRADLEY 5 - La sua cifra tecnica gli consente giocate a raggio limitato e preferibilmente in orizzontale. Nonostante questo, chiude con un tasso d'errore da far arrossire.
DE ROSSI 5,5 - Dopo 1227 minuti trascorsi al centro del campo di battaglia, il capitano rientra alla base. Non è l'uomo in più che era stato finora ma neanche uno in meno. DAL 57' LJAJIC 6 - Entra con la raccomandazione di far succedere qualcosa. Per mezz'ora disattende alle richieste ma quando la fiducia è in scadenza, abbassa la testa e sfonda il muro dell'Atalanta dando a Strootman la palla dell'1-1.
STROOTMAN 6 - Il carro armato olandese ora cigola nei movimenti, forse a causa del sovra-utilizzo. Nel secondo tempo, però, si parcheggia di traverso a centrocampo rallentando le ripartenze dell'Atalanta, che alla fine convince a lasciargli almeno un punto.
FLORENZI 5 - Una mosca nel pugno dei difensori avversari da cui si libera solo dopo 86 minuti, sbattendo però sulle mani di Consigli, che converte in suoi meriti l'imprecisione del giallorosso. DAL 87' F. RICCI SV - Il momento in cui entra è talmente bollente che basterebbe ad ustionare uno con discreta militanza. Lui, invece, al debutto, ci mette anche il piede in due occasioni. Buon viaggio.
GERVINHO 6 - Va in claustrofobia da centravanti, come aveva già dimostrato una settimana fa. Con l'ingresso di Pjanic inizia anche la sua di partita, da esterno di sinistra. E il respiro, finalmente, lo toglie alla difesa avversaria.
MARQUINHO 5 - L'unico tiro del primo tempo è il suo. Resterà anche l'unica prova sull'esistenza del brasiliano. DAL 62' PJANIC 6,5 - Entra e prende in mano il mixer romanista facendo scendere in pista Gervinho e simili, fino a quel momento costretti ad appassire sugli sgabelli.
GARCIA 5 - Presenta una squadra rinforzata nei muscoli ma priva di sistema nervoso. L'inevitabile conseguenza è una Roma divisa in compartimenti che incassa i colpi dell'avversario. Reagisce col 4-2-3-1 ma soprattutto con Pjanic, una scelta che riaddrizza l'incontro ma lascia un retrogusto spiacevole per quello che sarebbe potuto essere scegliendo diversamente.
A.S.