LAROMA24.IT - Il 2011 giallorosso si chiude. Negli occhi dei tifosi ci sono l'autoritaria gara con il Bologna, la prestazione convincente con il Napoli, ma anche la debacle di Udine e l'isteria in terra fiorentina. Tempo di giudizi: LAROMA24.IT stila le proprie pagelle per i 24 che sono scesi in campo con la maglia oro e porpora in
Stekelenburg 6,5: Arriva nella capitale con i galloni di vice campione del mondo. Dà sicurezza al reparto e subisce poco la fase di inserimento in una nuova realtà dopo tante stagioni all'Ajax. Si conta un solo vero errore macroscopico alla prima gara ufficiale contro lo Slovan e almeno tre super parate 'salva-risultato'. Sensibilità e tecnica con i piedi
Lobont 6: Si fa trovare pronto nel momento dell'infortunio a Stekelenburg a Milano. Uomo in più nello spogliatoio, ha scalzato Curci nel ruolo di 12°
Rosi 6,5: Oltre le aspettative. Ormai punto di riferimento sull'out di destra. Capacità atletiche da top player, ancora da sgrezzare tatticamente. Le statistiche dicono che é il giocatore della rosa con la percentuale più alta di vittoria (di poco sotto al 60%)
Cicinho 4,5: Impresentabile. Dopo l'ennesimo precampionato in cui veniva (ri)segnalata la sua imminente rinascita, prima gli infortuni poi la voglia di ritornare in Brasile lo hanno relegato ai margini della rosa. Penosa la sua ultima esibizione a Firenze
Cassetti 5: Passato dalla fascia da capitano alla prima uscita ufficiale, a possibile partente nella prossima finestra di mercato. Luis Enrique lo vede(va) più centrale che esterno, ma comunque sempre come rincalzo. Anche per questo le sue chances sono state poche. Assolutamente insufficienti le prove con Novara e Milan. Nessuna discussione sulla professionalità del giocatore
Burdisso 6,5: La solita certezza fino al gravissimo infortunio. Nel marasma della prima fase del nuovo corso é stata la solita ancora di salvezza. Non esente da errori anche lui, ma personalità e carisma lo rendono imprescindibile per questa Roma. Torna presto
Kjaer 5: Poche presenze e quelle poche piene di strafalcioni e amnesie. Vittima di un paio di infortuni che lo stanno relegando più spesso al 'differenziato' che al lavoro di gruppo, l'ex Palermo ha mostrato qualche limite caratteriale, ma é troppo presto per bocciarlo
Juan 6: Inizio complicato, condizionato come spesso gli capita da infortuni e condizione fisica. Quando però é in campo in uno stato di forma decente il suo apporto di classe ed esperienza risulta decisivo (vedi le ultime due partite con Napoli e Bologna)
Heinze 6,5: Non più nel fiore degli anni con accertati limiti tecnici, l'argentino ha però sempre sopperito con un carico di grinta e cattiveria agonistica essenziale per una squadra a lunghi tratti impaurita come la Roma. Da applausi la gara con la Juve
Jose' Angel 5: Ha subíto, e non poco, il distacco da Gijon e dalla Liga. Buoni piedi, tecnica eccellente, proiezioni offensive di rilievo. Ancora in difficoltà quando c'è da difendere. Forse il giocatore più 'sgridato' dai compagni di squadra
Taddei 7: Inutile tornare sulla serietà e professionalità del numero 11, autentico jolly in rosa. Da quando é a Roma gli manca solo di ricoprire il ruolo di centrale difensivo. Parte come vice Jose' Angel, gli ruba il posto e insidia anche quello di terzino destro. Match capolavoro nell'ultima uscita con il Bologna
Perrotta 5: Ormai impiegato col contagocce, dopo i primi tentativi del tecnico di provarlo sia intermedio e addirittura laterale a destra. É spesso sembrato un oggetto estraneo all'idea di gioco
De Rossi 7,5: Superlativo. Assolutamente centrale per questo progetto tecnico: tutto passa per i suoi piedi. Non sbaglia una gara anche quando la Roma é in netta difficoltà. Condisce il tutto con 2 gol e con una prestazione superba contro la Juve da centrale di difesa
Gago 7: Preso in prestito sul 'gong' della precedente finestra di mercato per volere del diggì Baldini, ha dimostrato di poter far parte di questa squadra a pieno titolo. Si é scambiato spesso e con profitto il ruolo di centrale con De Rossi. Tecnicamente ineccepibile, buona visione di gioco e temperamento da argentino di razza
Pjanic 6,5: Luis Enrique lo toglie mal volentieri dal campo. E si capisce il perché. L'ex Lione é un classe '90 ma già con un curriculum di tutto rispetto e in campo si vede. Proposto anche come trequartista, ha alternato cose pregevoli (la maggior parte) a momenti di flessione (pochi). Dà l'idea che il meglio debba ancora arrivare
Fabio Simplicio 7: Poche apparizioni, ma quelle poche hanno lasciato il segno. Dopo l'eliminazione in Europa, viene riproposto contro l'Atalanta dove segna e convince. Poi un buco nero fino alle ultime tre gare nelle quali dimostra che per tecnica, capacità d'inserimento e senso del gol può senz'altro far parte di questo gruppo
Greco 6: Quando chiamato in causa fa il suo, senza però riempire mai l'occhio
Pizarro 5,5: Condizionato ormai da due anni da una condrite al ginocchio ormai cronica, non sembra il centrocampista ideale per il gioco del tecnico asturiano. Solo 7 presenze e un futuro in giallorosso mai come oggi in bilico
Lamela 7: Impressiona da subito. Esordio e gol dopo 7' in casa contro il Palermo. Doti tecniche sublimi, capacità di superare l'uomo palla al piede, cambio di passo che solo i grandissimi possiedono. Ma ciò che ha più sorpreso é la forza e la presenza che gli permette di non soccombere contro le arcigne difese della serie A (vedi la partita contro il Napoli su un campo pesantissimo)
Borriello sv: Solo due presenze da titolare. Nell'ultimo mese mai chiamato in causa. É apparsa evidente da subito la sua estraneità alla tipologia di gioco di questa Roma, solo per caratteristiche e mai per abnegazione del giocatore
Osvaldo 7: Come i gol segnati. Ne avrebbe potuti segnare altrettanti: é vero. Alcuni facilissimi. Ma il suo apporto in termini di agonismo e di partecipazione alla causa é da gregario. In alcuni (ormai famigerati) episodi é andato in rotta di collisione più con sé stesso che con compagni e staff tecnico, dimostra di essere uno di quei giocatori che rende al meglio quando é su di giri
Borini 6: Applicazione massima, voglia di dimostrare di essere da Roma e generosità totale in campo. Bloccato da un infortunio, l'ex Chelsea deve migliorare sotto porta
Bojan 6: Indubbiamente ci si aspettava qualcosa di più dal talento della cantera blaugrana. Come per il 'Cote', é oggettivamente complicato il passaggio dal calcio spagnolo a quello italiano. Spesso fuori giri, sporadiche giocate da segnalare, ma anche tre reti che pesano. Dimostra per ora di essere molto più utile alla causa entrando nella ripresa
Totti 6,5: Mezzo voto in meno per non essere ancora riuscito a segnare il primo gol stagionale (qualche volta per colpa sua, spesso per bravura degli avversari). Al centro del fatidico progetto, poi immediatamente relegato ad un elemento qualsiasi della rosa, al rientro dopo il doppio infortunio, ha fatto capire (c'era ancora bisogno?) di quanto fosse importante la sua presenza, anche in virtù di qualche accorgimento tattico messo in atto da Luis Enrique. Si é riavvicinato alla porta e riesce ad essere 'centrale' in ogni situazione di gioco. Il resto lo fa il carisma, che facilita il compito dei suoi compagni e complica quello degli avversari
Matteo De Rose e Adriano Serafini