Questa sera andrà in scena Sassuolo-Roma, ma è l'addio di Daniele De Rossi a tenere banco in casa giallorossa. "Mi ha colpito molto la contestazione: dopo l’episodio dell’addio di De Rossi i tifosi hanno risposto al presidente schierandosi contro lo stadio, un tema che è molto a cuore a Pallotta. La decisione di dare l’addio a De Rossi è stata di Franco Baldini", dice Guido D'Ubaldo. "Il più grande errore della proprietà americana è stato non capire il punto cardine del tifo della Roma", il commento di Fernando Orsi.
"Il progetto di Pallotta è morto e sepolto", chiosa Antonio Felici.
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Questo e tanto altro in "Massimo Ascolto", rubrica de LAROMA24.IT, curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici della Capitale. Buona lettura.
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La Roma ha il 5% di possibilità di raggiungere il quarto posto e la squadra dovrà arrivare alla fine del campionato senza aggiungere ulteriori rimpianti (GIANLUCA PIACENTINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
Tutti i dirigenti giallorossi, a partire da Pallotta per giungere a Baldissoni e Fienga, e probabilmente anche i giocatori stessi, considerano la Roma come un'azienda. Il problema è che in una società di calcio, accanto all'accezione aziendalista, si deve porre anche quella passionale (ANDREA PUGLIESE, Tele Radio Stereo, 92.7)
Sulla vicenda De Rossi la società ha fatto intendere che non le interessa nulla, tranne che del rendimento. Detto questo non si capisce come De Rossi, che per noi rappresenta la storia della Roma come lo era stato Totti, debba essere giudicato sulla base di rendimento, mentre gli altri tra giocatori e dirigenti, come Baldini, no (ALESSANDRO VOCALELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
Chiamando la Roma 'azienda' hai ucciso la passione: non ho mai sentito una definizione peggiore di una squadra di calcio. De Rossi? Il modo in cui è stato annunciato il suo addio alla Roma è stato il peggiore della storia del calcio italiano, è l'ennesimo errore commesso dal club (ROBERTO RENGA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
Ranieri si è ritrovato a lavorare in una delle condizioni peggiori degli ultimi 20 anni della storia romanista. Pallotta si dice sereno nonostante le contestazioni? È sempre facile essere sereni con un oceano di distanza e con un anno di assenza dalla capitale (PAOLO MARCACCI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
Se la Roma non dovesse centrare neanche l'Europa League credo ci sarà un forte ridimensionamento in termini di contratti, perché non penso che la società possa più sostenere ingaggi di 5-6 milioni a stagione. De Rossi? È sicuramente una pagina nera della gestione americana ma non per il mancato rinnovo, ma per come è stata comunicata questa scelta. Visto che Totti è dirigente, perchè non va davanti alle telecamere a spiegare la posizione del club su De Rossi? (GIANLUCA LENGUA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
I tifosi hanno capito che il bene primario di questa società è la costruzione del nuovo stadio, ancor prima di fare una grande squadra. Totti deve impedire che la gente si faccia l’idea che stia lì solo per il quieto vivere. Ad esempio su De Rossi mi sarei aspettato una sua posizione (FRANCO MELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)
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Mi ha colpito molto la contestazione: dopo l’episodio dell’addio di De Rossi i tifosi hanno risposto al presidente schierandosi contro lo stadio, un tema che è molto a cuore a Pallotta. La decisione di dare l’addio a De Rossi è stata di Franco Baldini. Totti è tornato ieri dal Kuwait, è andato a vedere la partita del figlio nel pomeriggio di ieri ma oggi non sarà a Reggio Emilia: questo la dice lunga sulla sua posizione riguardo la vicenda De Rossi (GUIDO D’UBALDO, Radio Radio, 104.5, Mattino Sport & News)
Sarebbe bastato gestire meglio l’addio a De Rossi per non compromettere il rapporto con i tifosi. Sembra invece che si faccia di tutto per far inferocire una tifoseria già abbastanza esasperata. Ora dal club mi aspetto segnali importanti (ROBERTO PRUZZO, Radio Radio, 104.5, Mattino Sport & News)
Il più grande errore della proprietà americana è stato non capire il punto cardine del tifo della Roma: il senso di appartenenza che ha sempre contraddistinto questa squadra. In questi 8 anni questo aspetto è stato un po’ troppo calpestato (FERNANDO ORSI, Radio Radio, 104.5, Mattino Sport & News)
Di De Rossi mi ha sempre colpito che tutti i compagni, dalla Roma alla Nazionale, ne hanno sempre parlato bene. Contro il Sassuolo non giocherà dal 1’ (ALESSANDRO AUSTINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
Sento parlare degli addii di Dzeko e Manolas a fine stagione, oltre a quello di De Rossi. Fosse così la situazione è abbastanza singolare, il nuovo allenatore arriverebbe con il fulcro della squadra da rifare (ROBERTO RENGA, Radio Radio, 104.5, Mattino Sport & News)
Il progetto di Pallotta è morto e sepolto. E' scioccante che siamo passati dal provare a dare fastidio alle grandi squadre ad essere l'Atalanta di seconda mano...Dopo aver perso De Rossi, se anche Totti dovesse dimettersi non esisterebbe più il legame di questa società con la città (ANTONIO FELICI, Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)
Il silenzio di Totti è assordante...(FRANCESCO BALZANI, Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo