MASSIMO ASCOLTO BY NIGHT
Giornata di vigilia per la Roma che domani, alle ore 15, farà visita alla Dacia Arena all'Udinese. Spalletti sceglierà Dzeko dal 1' per la sfida in Friuli? Per come Roberto Pruzzo: lo ha "visto nell’ultima partita, il tridente con El Shaarawy, Perotti e Salah mi sembra una soluzione molto buona. E' in crisi totale, mi sembra sconsolato". Andrea Pugliese invita a non sottovalutare la trasferta: "Non sono convinto sia così semplice andare a vincere domani ad Udine, anzi. Sono in una condizione disperata"
Spalletti, intanto, ha preso le difese di Dzeko in conferenza stampa, annunciando che giocherà: "Mi sembra giusta la difesa a spada tratta di Dzeko. Questo c'è al momento e può risultare determinante fino a fine stagione", il pensiero di Iacopo Savelli.
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Questo e tanto altro in “Massimo Ascolto“ , rubrica de LAROMA24.IT, curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici della Capitale. Buona lettura.
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- A volte si inceppano meccanismi, guardate Mario Gomez. Io fatico a capire, ero convinta sarebbe arrivata a venti gol. Spero che in queste dieci partite dimostri tanto e che resti la prossima stagione: ha la possibilità di fare il ritiro dall'inizio con Spalletti visto che la Bosnia non parteciperà all'Europeo. Spero Dzeko trovi la forza per rimanere almeno un altro anno (CHIARA ZUCCHELLI, Rete Sport, 104.2)
- Non sono convinto sia così semplice andare a vincere domani ad Udine, anzi. Sono in una condizione disperata. Per questo serve mettere giocatori che siano pronti dal punto di vista fisico: De Rossi non gioca da 40 giorni e su Nainggolan non vado a rischiarlo quando ho alternative a disposizione. Fosse stata Roma-Inter magari sì ma per l'Udinese farei scelte differenti. Strootman? 3-4 volte lo vedremo (ANDREA PUGLIESE, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Mi sembra giusta la difesa a spada tratta di Dzeko. Questo c'è al momento e può risultare determinante fino a fine stagione: Spalletti non lo ha sovraccaricato della responsabilità di quanto accaduto a Madrid. E' un giocatore in difficoltà e mi sembra doveroso che l'allenatore lo difenda: la situazione mi sembra non-reale. Non è quello che conosciamo, non è nemmeno quello di inizio stagione che prendeva sempre sette. Fossi la Roma lo terrei ma comprerei un altro titolare forte per stimolarlo (IACOPO SAVELLI, Rete Sport, 104.2)
- Ho sentito e letto cose che ritengo esagerate su Dzeko. Ma lo 'stile Roma' che Spalletti vuole costruire non dovrebbe comprendere il rispondere in quel modo alla stampa, il decidere di utilizzarlo perché la reazione l'hanno creata i giornalisti. "Io Dzeko lo metto in campo perché credo nel campione Dzeko, Dzeko non si muove, Dzeko domani gioca": sarebbe stato un discorso più coerente (ANDREA DI CARLO, Rete Sport, 104.2)
- Credo che Dzeko sia incappato in una stagione negativa come può capitare a tanti centravanti: in più in quel ruolo diventa tutto più evidente. Ma abbiamo già assistito in passato ad attaccanti in difficoltà che l'anno dopo poi hanno fatto 15-20 gol. Bisogna calarlo anche in un contesto che, prima dell'arrivo di Spalletti, era realmente deprimente (MASSIMILIANO PALOMBELLA, Rete Sport, 104.2)
- Spalletti vuole cercare di fare uno scatto mentale, di sicurezza, di consapevolezza che ha ad esempio la Juventus: loro da dove erano partiti? Da un nulla calcistico: mi ricordo cosa si diceva nel 2011 di Barzagli, Marchisio sembrava un talento dalla crescita interrotta. Il quadro che si faceva era preoccupante, poi sono diventati una macchina perfetta, pur non essendolo dal punto di vista tecnico. Bisogna arrivare alla voglia maniacale di raggiungere la perfezione: noi forse non siamo ancora pronti ma è l'unica via (ALESSIO NARDO, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Se dovessimo per forza cedere per ripartire, la cessione di Pjanic è la meno peggio, la meno dolorosa, quella che potresti colmare più facilmente. Ci sono altri calciatori in questo momento che sono incedibili: di giocatori come Nainggolan, ad esempio, in giro non ne trovi (NOEMI PIERINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
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- La notizia di giornata è la scelta che domani Spalletti farà su Dzeko: è evidente che il bosniaco non è considerato un giocatore scarso e il tecnico sta cercando di recuperarlo (JACOPO PALIZZI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Io spero che Dzeko in questi allenamenti abbia dimostrato a Spalletti di starci con la testa, con i “giusti comportamenti”. Capisco il fatto mentale, ma è una scelta complicata quella sul bosniaco… (MARCO VALERIO ROSSOMANDO, Tele Radio Stereo, 92.7)
- La Roma deve fare più punti possibili, con o senza Dzeko: questo non è il momento di recuperare i giocatori. Spalletti preferisce giocare con i tre leggeri… (FERNANDO ORSI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio lo Sport)
- Il problema non deve essere Dzeko, il problema deve essere continuare a vincere e continuare a vedere il secondo posto del Napoli (XAVIER JACOBELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio lo Sport)
- Spalletti dice che metterà in campo Dzeko "perché l'abbiamo motivato noi"? C'è molto di provocatorio in quest'affermazione, e non credo sia positivo tutto ciò per l'ambiente. Il mister in conferenza parla sempre un pochino più del dovuto... (FABRIZIO ASPRI, Rete Sport, 104.2)
- Sabatini la sua decisione l’ha presa e la sua decisione sembra irremovibile: le idee sono chiare, il problema c’era se Sabatini tergiversava fino a fine campionato. Ripensamenti? Non sono bambini, se prendono decisioni è perché sono convinti… (GIANLUCA PIACENTINI, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Dzeko non è un attaccante cattivo, alla Mandzukic: non è un cuor di leone ma nessuno mette in discussione le sue doti tecniche anche perché le due palle a Salah a Madrid sono palle che solo un gran calciatore può dare (STEFANO CARINA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio lo Sport)
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- E’ una partita che la Roma può vincere con o senza Dzeko. Per come l’ho visto nell’ultima partita, il tridente con El Shaarawy, Perotti e Salah mi sembra una soluzione molto buona. Dzeko è in crisi totale, mi sembra sconsolato (ROBERTO PRUZZO, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport & News)
- Un’ultima chance a Dzeko? No. Non tanto per le sue carenze, quanto perchè i tre ‘volanti’ stanno andando bene. A Udine c’è una partita da vincere e c’è da rispettare il pronostico in tutti i modi. La Roma potrà anche tenerlo per vedere se lo recupera, ma deve prendere un centravanti. Non può ripartire da lui il prossimo anno se la stagione di Dzeko continua ad essere questa. Le squadre senza centravanti sono inimmaginabili a lungo termine, ci vuole un goleador vero (FRANCO MELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport & News)
- Non penso che il problema sia se Dzeko giochi o meno, ad ora la formazione è l’ultimo dei problemi di Spalletti: l’importante è portare a casa i 3 punti. Certo, Dzeko non sta attraversando un bel momento, ma penso che con il tridente leggero la Roma giochi meglio (FERNANDO ORSI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport & News)
- Non penso che Dzeko sia il centravanti ideale di Spalletti. Credo che la Roma abbia bisogno di un centravanti diverso, che dia profondità e che sia finalizzatore. Spalletti ha fatto la distinzione tra Kalinic e Dzeko e ha fatto capire che, se avesse avuto Kalinic, avrebbe fatto ‘pizzette e tramezzini’. Probabilmente per lui Kalinic sarebbe più utile (STEFANO CARINA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport & News)
- Penso che Spalletti sia stato chiaro dall’inizio: Dzeko andrà in campo quando e se la sua utilità verrà immaginata dal tecnico. Intanto la sua stagione è segnata in chiaroscuro, a meno che non faccia un gol a partita da ora alla fine. Poi saranno il tecnico stesso e la società a fare delle valutazioni. Penso sia presto per indicare i promossi e bocciati (FEDERICO NISII, Tele Radio Stereo, 92.7)
- Spalletti dice che non dobbiamo essere contenti e non dobbiamo accontentarci. Poi si parla di vendere Pjanic per fare mercato e si sente dire “Tanto abbiamo Ponce”. Hai voglia a parlare di mentalità... Alla squadra faccio i complimenti per la partita con il Real, eccome. Hanno dato quello che avevano e non ho nulla da rimproverare (PAOLA DI CARO, Rete Sport, 104.2)
- Si parla di mentalità e di fare di più. Certo. Per esempio, si può non vendere Pjanic, si può non vendere Marquinhos, si può non vendere Benatia. E’ capitato anche ad altre squadre di dover vendere. Ma se ogni volta vendi giocatori fatti per poi comprare, peraltro a caro prezzo, giovani che non possono essere quei tipi di giocatori che ti fanno vincere... (LUCA VALDISERRI, Rete Sport, 104.2)