LAROMA24.IT - Siamo in una fase decisiva per le sorti della lotta scudetto. L'ago della bilancia nel 26esimo turno penderà sulle milanesi, con i rossoneri impegnati a San Siro contro la Juventus e l'Inter che sarà di scena allo stadio Olimpico contro la Roma. Le squadre di Seedorf e quella di Mazzarri sono, senza dubbio, le protagoniste in negativo di un campionato ben al di sotto delle aspettative, ritrovandosi a lottare per un posto in Europa League.
L'INTER DI THOHIR - Nel girone d'andata, al Meazza, era bastato un solo tempo alla spumeggiante Roma di Rudi Garcia per travolgere l'Inter di Mazzarri. Infatti, in 45 minuti, Florenzi e Totti, autore di una doppietta, portarono a casa i tre punti. Un po' di speranza in casa Inter potrebbe arrivare proprio dal fatto che loro due difficilmente prenderanno parte alla gara di sabato sera. Di certo, tra i tifosi nerazzurri non è più presente l'ottimismo che si respirava quel 5 ottobre, quando si era ai dettagli per il cambio di proprietà, che sembrava poter aprire prospettive e obiettivi importanti. Dall'arrivo di Thohir, il magnate indonesiano che stravedeva per Nicola Ventola, gli unici volti nuovi ad Appiano Gentile sono stati Hernanes e D'Ambrosio: due acquisti passati in secondo piano per via delle pessime gestioni dei casi Guarin e Ranocchia.
RIANIMAZIONE - Una stagione come quella dell'Inter, non finirà di certo negli annali del calcio, né per i risultati tantomeno per il gioco. Mazzarri, fedelissimo al suo 3-5-2, ha tentato di fare il meglio che poteva con le risorse che gli sono state messe a disposizione: difficile prendersela con il tecnico quando tra queste ci sono giocatori come Jonathan, Rolando, Kuzmanovic e Juan Jesus. L'allenatore dei nerazzurri è riuscito, oltre a ogni aspettativa, a rianimarli, ma non abbastanza da riuscire a portare la sua squadra al vertice. Il gioco, nonostante i miglioramenti individuali, non è mai decollato, facendo trasparire un'evidente fatica a costruire azioni da gol e un'incapacità totale a mettere in difficoltà l'avversario. Gran parte delle azioni offensive sono arrivate dai cross di Nagatomo o dalle giocate di Ricky Alvarez. In attacco si è puntato tutto sull'utilizzatissimo Palacio, ormai in evidente calo fisico. Un impianto di gioco prevedibile e poco coraggioso, forte oggetto di critiche da parte di tifosi e addetti ai lavori.
COME GIOCA - Unica certezza in questa stagione è stato il modulo, con tre difensori a protezione di Handanovic. Se ad inizio stagione Ranocchia era un titolare indiscusso, dopo la sua mancata partenza, l'Inter si sta aggrappando a Walter Samuel. Insieme a lui dovrebbero essere riconfermati Juan Jesus e Rolando, che domenica è andato a segno nell'1-1 contro il Cagliari. Il vero enigma riguarda il centrocampo dove tutto dipenderà da come Mazzarri vorrà approcciare la partita. Ad affiancare Guarin potrebbero esserci Cambiasso ed Hernanes, tornati arruolabili. Difficile quindi rivedere in campo Kuzmanovic. Se sulla fascia sinistra Nagatomo è l'unico certo di una maglia da titolare, a destra potrebbe esserci un ballottaggio tra D'Ambrosio e Jonathan. In attacco, oltre all'irrinunciabile Palacio, Mazzarri ha tre scelte: Alvarez per una maggiore copertura, Milito per dare più peso in attacco o Icardi, che freme per una maglia da titolare.
EX - Dopo il ritiro di Chivu dal calcio giocato e la partenza di Burdisso, saranno solo due gli ex della partita: Walter Samuel e Mattia Destro. Il difensore argentino avrà sempre nel cuore i tifosi giallorossi, che gli attribuirono l'appellativo di "The wall" nel suo periodo alla Roma, con cui vinse pure il terzo scudetto della storia romanista. Dall'altra parte, il centravanti ex Siena sentirà probabilmente di meno la partita, avendo giocato con l'Inter solo nelle giovanili, quando faceva coppia con un certo Mario Balotelli. Come spesso era accaduto, per errori di valutazione, Moratti decise di non tenere stretto uno dei più promettenti attaccanti italiani, che in questa stagione ha una media-gol impressionante.
MOTIVAZIONI - Il big match di sabato sera vedrà di scena squadre con obiettivi e motivazioni diverse, ma sicuramente importanti. Se quelle della Roma sono evidenti, per l'Inter la possibilità di fare punti all'Olimpico potrebbe far svoltare una deludente stagione. I padroni di casa saranno privi di molti giocatori e l'occasione è ghiottissima, con i nerazzurri che ormai non hanno nulla da perdere. In gare come queste, però, Mazzarri ha sempre preferito un'atteggiamento difensivista. Come un'orrenda copia del Rudi Garcia di inizio stagione, nel primo tempo l'ex tecnico del Napoli ha spesso cercato di studiare l'avversario e di coprirsi, per inserire due punte solo nella ripresa. Magari con la sua squadra già in svantaggio. Insomma, oltre ai guizzi di Nagatomo e Alvarez, o gli inserimenti di Palacio, la Roma di questa stagione sembra non dover temere eccessivamente l'Inter. Peccato, penserà Thohir, perchè con Ventola in campo sarebbe stata tutta un'altra storia.
Gianluca Lippi