Il Milan di Allegri (VIDEO)

16/12/2010 alle 18:35.

LAROMA24.IT - Sabato sera alle 20.45 la Roma di Claudio Ranieri sarà ospite del Milan in occasione dell'anticipo della 17esima giornata di campionato, l'ultima prima della sosta natalizia. ANDAMENTO - I rossoneri occupano la prima posizione in classifica con 36 punti, sei in più del terzetto composto da Juventus, Napoli e Lazio, frutto di 11 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. Il Milan ha il secondo miglior attacco del torneo con 29 reti, due in meno della Juventus, e la miglior difesa con sole 12 reti subite.

ANDAMENTO - I rossoneri occupano la prima posizione in classifica con 36 punti, sei in più del terzetto composto da , e Lazio, frutto di 11 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. Il Milan ha il secondo miglior attacco del torneo con 29 reti, due in meno della , e la miglior difesa con sole 12 reti subite.

ALLENATORE -  Sulla panchina rossonera siede Massimiliano Allegri. II tecnico toscano ha iniziato la carriera da allenatore nelle serie minori con l' Aglianese per poi passare alla Spal e al Grosseto. Nella stagione 2007/2008 ha portato il Sassuolo dalla C1 alla serie B vincendo la Supercoppa di categoria ed il premio 'Panchina d'oro Prima Divisione'. A fine maggio 2008 ha iniziato la prima esperienza in serie A firmando con il Cagliari. Dopo una prima parte di stagione con il freno a mano tirato, la squadra sarda si è resa protagonista di un ottimo girone di ritorno valsogli la salvezza e il premio 'Panchina d'oro' assegnato proprio ad Allegri. Sollevato dall'incarico nell'aprile 2010, a giugno dello stesso anno ha firmato per il Milan di cui è ora alla guida.

FORMAZIONE - I rossoneri dispongono di una rosa altamente competitiva che presenta i suoi migliori elementi dalla cintola in su senza dimenticare, però, la grande esperienza di Alessandro Nesta in difesa e l'importante assenza del suo compagno di reparto Thiago Silva. A centrocampo la squadra di Allegri dispone di giocatori fisici e combattivi come Ambrosini, Kevin Prince Boateng e Gattuso, che sembra recuperato dopo il problemino muscolare accusato nei giorni scorsi. I tre uniti alla saggia regia di Pirlo e alla duttilità di Flamini e Seedorf costituiscono un reparto ben assortito da cui il tecnico può attingere. Le cose migliori, però, il MIlan le fa vedere in avanti grazie alla strepitosa vena realizzativa di Zlatan Ibrahimovic che rappresenta il perno imprescindibile dell'attacco rossonero. Vicino allo svedese gioca Robinho, altro nuovo acquisto ormai perfettamente ambientatosi nel calcio italiano e nello scacchiere di Allegri. Indisponibili sicuri saranno F. Inzaghi alle prese con un infortunio che lo terrà fuori fino a fine stagione e Alexandre Pato che dovrebbe rientrare nel 2011. A completare il reparto c'è Ronaldinho, un pò ai margini della scena nell'ultimo periodo ma sempre pericoloso con la sua grande classe e i suoi lampi di genio.

AMARCORD - Il confronto tra Milan e Roma richiama alla mente tantissimi aneddoti e sfide spettacolari. Due società che negli ultimi anni hanno stretto importanti sinergie nella politica calcistica, come dimostrano i frequenti attestati di stima scambiati tra il presidente Rosella Sensi e i vertici della dirigenza milanista.Numerosi gli allenatori e i calciatori che hanno vestito entrambe le maglie: tra i più celebri si annoverano Nils Liedholm, Fabio Capello, Pierino Prati e Agostino Di Bartolomei. Due tifoserie, un tempo legate da reciproche simpatie e oggi divise da una profonda rivalità, che ha avuto un drammatico culmine nella morte di Antonio De Falchi, tifoso romanista ucciso a Milano il 4 giugno 1989. La prima sfida a San Siro tra i rossoneri e la Roma risale al 16 giugno del 1929. La squadra meneghina, allora denominata Milano, si trovava nel girone A, lo stesso dei giallorossi, in quello che sarebbe stato l’ultimo anno prima della creazione della serie A come campionato unico. Era l’ultima giornata di una grande stagione per i capitolini allenati da William Garbutt, che si classificarono terzi, alle spalle proprio di Milano e Torino. Con la soddisfazione di battere i rossoneri in trasferta grazie a un rigore di Barzan, soprannominato dai tifosi “l’ingegnere”. Il 21 giugno del 1931 è invece una doppietta del fiumano Volk a regalare un prestigioso 0-2 alla Roma, e il successivo 17 gennaio i giallorossi sbancano di nuovo la Scala del calcio, imponendosi per 2-1 grazie alle reti di Volk e di Ferrari.

Spettacolo e gol nella gara del 27 gennaio 1935, un pirotecnico 4-4 con gol di Scaramelli, Guaita e una doppietta di Frisoni II

Il 2 marzo del 1941 addirittura tre i gol con cui la Roma, allenata da Schaffer, liquida il Milan. Al vantaggio di Meazza, risposero Pantò e due volte Krieziu. Il 14 aprile 1963, dopo ventidue anni è invece un gol dell’estroso oriundo Angelillo, nel suo personalissimo derby, a regalare un successo corsaro ai giallorossi di mister Foni.

Vittoria bissata due anni dopo, il 16 maggio 1965, con un 2-0 targato Manfredini e Francesconi. Il 16 ottobre del ’69 ancora un successo per la Roma, stavolta sotto la guida di Helenio Herrera, freschissimo ex interista, che strapazza per 3-2 il Milan del “paròn” Nereo Rocco, grazie a una doppietta di Peirò e un gol dell’emergente Fabio Capello. Il 4 aprile 1982, sul neutro del Bentegodi di Verona (come già accaduto nel ’75), la Roma di Liedholm batte per 2-1 i rossoneri allenati da Italo Galbiati. Le firme dei marcatori sono prestigiose: Falcao, Pruzzo e Baresi. Il 14 ottobre 1984 è invece una data amara per i romanisti. Non tanto per la sconfitta in sé, quanto per il gol di Agostino Di Bartolomei, trasferitosi proprio quella stagione in Lombardia, insieme al suo vate Nils Liedholm. Di Hateley e Cerezo le altre due marcature, che fissarono il risultato sul 2-1. La stagione successiva per la Roma di Eriksson è quella della rincorsa alla e del tragico epilogo contro il Lecce. Il 23 marzo 1986, all’apice dell’inseguimento, dopo aver schiantato i bianconeri per 3-0, i giallorossi sbancano San Siro grazie a un gol di Pruzzo a venti minuti dal termine. Passeranno altri 20 anni prima di riveder vincere la Roma in casa milanista, eccezion fatta per il successo per 2-0 ottenuto a tavolino, nonostante la sconfitta al termine dei 90 minuti, in seguito al lancio di un petardo che colpì Tancredi, stordendolo al punto da costringerlo alla sostituzione col giovanissimo Peruzzi, che subì l’inutile gol su rigore di Virdis. Anni in cui, complice il tramonto dell’era Viola e i grandi cicli di Sacchi e Capello, il confronto sarà spesso impari, con numerose batoste e qualche lampo d’orgoglio come il 30 marzo 1993, in semifinale di Coppa Italia. La Roma, dopo aver inaspettatamente battuto in casa il Milan degli “invincibili”, caduti dopo 58 partite sotto i colpi di Muzzi e di un funambolico Caniggia, si presentò a San Siro contro il favore di ogni pronostico. Allo scadere del primo tempo il gol di Eranio rimise in corsa i rossoneri, ma la resistenza dei ragazzi di Boskov andò oltre ogni più rosea aspettativa. Al novantesimo, tra le proteste di tutta la Roma, l’arbitro Pezzella di Frattamaggiore, concesse un rigore dubbio, della cui battuta si incaricò Papin. Ma un Cervone in serata di grazia neutralizzò il tentativo di realizzazione del francese, schiudendo ai propri compagni le porte della finale. 

Tornando al campionato, tra sonore sconfitte, discutibili arbitraggi e dopo aver battezzato praticamente tutti i pali delle porte di San Siro, arriviamo all’11 novembre 2006. La Roma di Spalletti, forte di un ottimo avvio di stagione, sale a Milano con la certezza di potercela fare. Il Milan di , che a fine anno conquisterà addirittura la , è appena scampato alla mannaia di Calciopoli e sta disputando un campionato in chiaroscuro. I ragazzi di Spalletti partono forte, trovando il vantaggio con una gran girata di e sprecando in più occasioni il raddoppio. Nel secondo tempo un potente di Brocchi pareggia i conti e sembra scuotere il Milan. Ma l’ingresso di Aquilani fa saltare il banco e Mancini, imbeccato da una splendida giocata in “rabona” dello stesso centrocampista, serve sulla testa del il gol della vittoria, che dopo vent’anni torna a sorridere ai colori giallorossi. Un successo ripetuto nelle due stagioni successive, prima con lo 0-1 targato Vucinic, con precisa inzuccata su cross di Cicinho, poi con un 2-3 nel giorno del commiato da San Siro di Paolo Maldini. Riise su punizione, Menez con un preciso diagonale e infine un altro gioiello di su calcio da fermo, vanificano la doppietta di Ambrosini e, a una giornata dal termine, qualificano la Roma per la successiva edizione dell’Europa League. L’ultimo precedente in casa rossonera il 18 ottobre 2009, sotto la guida di Ranieri, ha visto la Roma soccombere per 2-1. Dopo il fulmineo vantaggio di Menez, il Milan di Leonardo pareggia con Ronaldinho, tra le vibranti proteste per il dubbio rigore concesso da Rosetti, a fronte di due penalties ben più evidenti negati ai capitolini nel primo tempo. I rossoneri trovano con Pato, servito sul filo del fuorigioco, il gol vittoria in una partita contestata anche nel post gara dai vertici societari della Roma, con la richiesta esplicita agli organi federali di non designare Rosetti per le future partite.

 

Jacopo Palizzi / Alessandro Monzio Compagnoni