Più che la partita del cuore è la partita dei fegati in mano e dei cervelli in fiamme, una sfida tra piazze che vivono di sogni e nostalgie. Oggi l'attenzione è tutta su Daniele De Rossi, ex capitano e ora avversario, ma la sua presenza è solo l'ultimo capitolo di una saga infinita di incroci. (...)
La storia recente parte dal 15 settembre 2024, quando il gol di De Winter aprì la crisi tra DDR e la Roma, ma i legami sono profondi. De Rossi, pur senza Scudetto in giallorosso, contro il Genoa ha vissuto attimi indelebili, come l'urlo per il rigore decisivo nel 2008 durante la rincorsa all'Inter. Curioso notare come, su quella panchina rossoblù, sedesse proprio Gian Piero Gasperini. (...)
È un continuo passaggio di consegne e giocatori: Conti, Pruzzo, Borriello, fino a Diego Perotti. Fu proprio l'argentino, ex Genoa, a siglare il gol Champions nel giorno dell'addio di Totti nel 2017, salvando la festa in un Olimpico in lacrime. (...)
Tra Roma e Genoa c'è un filo che unisce gioie immense e dolori atroci. Se Marassi fu il teatro del secondo Scudetto nel 1983 (con gol del solito Pruzzo), lo stesso stadio vide il crollo del 2011: la Roma di Ranieri, avanti 3-0, perse 4-3, segnando la fine dell'avventura del tecnico testaccino. Insomma, tra giallorossi e rossoblù, la partita non è mai finita finché non è finita.
(Il Messaggero)




