Tutto in un mese. Calendario alla mano segnatevi queste due date: 2 gennaio e 2 febbraio. Trenta giorni dove si capirà molto della stagione della Roma. [...] Passa tutto o quasi da questi 30 giorni: 6 gare di campionato (Atalanta, Lecce, Sassuolo, Torino, Milan, Udinese) per difendere il quarto posto dall'attacco della Juventus e capire se c'è margine per impensierire le prime tre; 2 partite europee (Stoccarda e Panathinaikos) per qualificarsi tra le prime 8 (attualmente i giallorossi sono decimi a -l dal Porto ottavo) ed evitare così i playoff a febbraio; primo round di Coppa Italia contro il Torino (poi avversario in campionato nel weekend successivo) per mettere fine alla maledizione che vede la Roma non raggiungere la finale da ben 12 anni e non alzare il trofeo addirittura dal 2008. E come se non bastasse, c'è il mercato al quale soltanto pubblicamente Gasperini dice di non credere. Non è così. E le riunioni molto animate prima di Natale avvenute a Trigoria, dove a partecipare oltre al tecnico c'erano anche il ds Massara e Ranieri più in collegamento video Dan e Ryan Friedkin, sono lì a dimostrarlo. Gasp ha le idee chiare: vuole due attaccanti (...), un centrale difensivo e soltanto se ci sarà la possibilità, magari a fine mercato (e quando sarà rientrato El Aynaoui dalla Coppa d'Africa) un centrocampista, attingendo allo scambio Pisilli-Frendrup. Ma sui due attaccanti (Zirkzee e Raspadori) non transige. L'idea è chiara: stravolgere il reparto offensivo, riportare stabilmente Dybala nella linea dei trequartisti, privarsi a malincuore di Baldanzi (Pisa o Verona) e con molta più leggerezza di almeno uno tra Dovbyk e Ferguson. [...] Come è possibile infatti che una squadra che nell'anno solare fa meglio di tutte le rivali, alla fine resta sempre dietro quando c'è da andare all'incasso? Per questo motivo Gasp preme l'acceleratore sul mercato. La differenza, anche in un campionato anomalo come quello che stiamo vivendo, la fanno gli scontri diretti e la Roma, nelle ultime tre stagioni, è dietro a tutti (Inter, Napoli, Atalanta, Milan, Juventus e Lazio, in rigoroso ordine di punti ottenuti) avendo conquistato appena 6 successi, 9 pareggi e addirittura 14 sconfitte. [...]
(Il Messaggero)




