Magliette, profili social e bonus: così la Roma blinda i suoi acquisti

16/10/2025 alle 08:08.
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I calciatori della Roma hanno a disposizione tre magliette a partita, ma nei loro contratti c'è scritto che "in occasione di ogni gara ufficiale il calciatore si impegna a restituire alla società almeno un kit gara indossato". È la clausola più curiosa di tutte: la maglia non è più un ricordo, è un bene aziendale. Rientra in sede come materiale contabile, pronta per essere rivenduta, fotografata o usata per iniziative benefiche. E questa è solo una delle decine di prescrizioni che definiscono la nuova frontiera contrattuale dei club professionistici. Dietro le firme di Ferguson, Bailey e Wesley c'è infatti un modello unico, standardizzato, costruito su cifre tonde, condizioni ripetute e bonus. Linguaggio ovviamente iperburocratico. Dettagli visti e rivisti e poi messi nero su bianco. Come quelli che definiscono il minutaggio per centrare i premi: 30% delle presenze totali per Wesley, 50% per Ferguson, 60% per Bailey. Per tutti vale la regola di "almeno 45 minuti giocati". (...) Ma entriamo nei dettagli dei bonus. Il giamaicano per ogni stagione incassa 93mila euro in più se chiude l'anno con almeno 12 tra gole assist, altri 142.500 se raggiunge quota 20, 191mila in caso di qualificazione alla Champions League, 283mila per la vittoria dello Scudetto, 191mila per la vittoria dell'Europa League e 93mila per la Coppa Italia. Per Wesley sono previsti 91 mila euro dopo 30 presenze, 191mila dopo 40, e premi identici per qualificazione Champions, Scudetto o Coppa Italia. Wesley è l'unico premiato per la vittoria della Champions League: 288mila euro. Per Ferguson il sistema è identico: 91mila euro se raggiunge 10 o 20 tra gole assist, 191mila per qualificazione Champions, Scudetto o Europa League. In più dalla stagione 2026/27 entrano in vigore anche i bonus presenza: 91mila euro a 15, 30, 45 e 60 gare da titolare, tutti cumulabili. Altra curiosità: in caso di retrocessione in serie B o Lega Pro, lo stipendio non cambia. (...) Nelle "altre scritture" di Ferguson si legge che il calciatore deve "comunicare alla società i propri account ufficiali sulle piattaforme digitali", "rendersi disponibile a rilasciare interviste su richiesta della società e non rilasciare nessun
tipo di intervista senza autorizzazione", e che "le prestazioni mediche poste in essere da professionisti non incaricati dalla società saranno a carico del calciatore". Il controllo si sposta anche fuori dal campo. Ogni giocatore deve "comunicare alla società gli sponsor personali e tutte le eventuali proposte di sponsorizzazione". (...) E poi c'è la clausola che chiude il cerchio: "Il compenso fisso comprende la partecipazione del calciatore alle eventuali iniziative promozionali della società, senza che sia dovuto ulteriore compenso". Tradotto: il club compra tutto. Prestazioni sportive, disponibilità agli eventi, interviste, presenza negli spot. (...)

(La Repubblica)