LEGGO (F. BALZANI) - La gloria ha onori e oneri. Lo sapeva bene Mourinho, lo sta provando sulla sua pelle De Rossi alle prese con un rush finale dalle dimensioni omeriche tra Europa e campionato. La Roma, infatti, sarà impegnata da qui a metà maggio con Udinese, Napoli, Leverkusen (2 volte), Juve e Atalanta. Nessuno in serie A ha un calendario peggiore. E i giallorossi non sfuggono alla legge della coppa, che impone quasi sempre una flessione in campionato. E’ capitato alle big di Champions, sta capitando a Fiorentina e Atalanta. E alla stessa Roma reduce dal ko col Bologna. La rosa, infatti, resta corta per arrivare in fondo a due competizioni senza rischi. De Rossi ha due scelte: adottare il turn over o spremere i titolari. Le ha provate entrambe, con risultati poco convincenti anche perché poco convincenti sono state le prove dei vari Zalewski, Aouar o Baldanzi.
Lo scorso anno, proprio a fine aprile, la Roma passò dal +4 sul quarto posto al -2 in due settimane. Mou privilegiò il percorso europeo infranto in finale dall’arbitraggio di Taylor. DDR proverà invece a mantenere calde entrambe le piste. Due i fattori positivi: il 5° posto che vale la Champions e il ritorno di Lukaku e Ndicka. Calcoli quindi, a partire da domani nel recupero con l’Udinese. I 18’ più recupero impongono una Roma d’assalto probabilmente con Dybala e le due punte Abraham e Azmoun. Domenica a Napoli, invece, il tecnico dovrà fare a meno degli squalificati Paredes e Llorente. Manovre anche per il futuro. De Rossi vorrebbe Burdisso come ds. "Un uomo di campo" che conosce bene l’ambiente e ha fame di spiccare il volo. Sale anche la candidatura di Chiesa. Così come per il riscatto di Lukaku (senza di lui 3 sconfitte in 3 partite), ma dal Chelsea arrivano segnali di apertura per uno sconto o un rinnovo del prestito.