Una Roma bella, bellissima, incantevole. Da far paura. Agli avversari: i giallorossi non sono i favoriti dell'Europa League, ma il modo con cui hanno travolto il Brighton ipotecando la qualificazione ai quarti non può passare inosservato. Daniele De Rossi ha vinto il duello con Roberto De Zerbi, ma soprattutto ha dato un'altra dimostrazione di quanto un allenatore possa incidere se trasmette al gruppo principi di gioco, coraggio, entusiasmo. La Roma di Mourinho era bassa, passiva, sempre uguale a se stessa e cercando di capitalizzare gli episodi, ma in questa stagione il sistema non funzionava più. La Roma di De Rossi sa adattarsi agli avversari, ma produce il suo calcio attaccando gli spazi. Il Brighton è stato stroncato, anche se il risultato è un po' largo. Due sono le giocate con cui la Roma pensa di poter far male: le sovrapposizioni a sinistra tra Spinazzola ed El Shaarawy e il lancio improvviso di Paredes verso le punte. E il primo gol arriva proprio così. De Zerbi inserisce Ansu Fati, ma non riesce a riaprire la gara. La Roma chiude bene abbassandosi quando serve, ma invadendo gli spazi appena possibile con combinazioni veloci. E all'Olimpico è festa grande: l'ultimo coro è per De Rossi. Meritatissimo.
(Gasport)