La ricreazione è finita. Un quarto di campionato è andato in archivio. Il bilancio non è un inno al successo, quattro vittorie, due pareggi, tre sconfitte, una classifica che non è un viatico per una qualificazione Champions, obiettivo dichiarato della terza (e ultima probabilmente) stagione dell'era mourinhana. Un punto nelle prime tre partite (Salernitana e Milan davanti all'ormai abituale sold out dell'Olimpico, Verona in trasferta) per una media da retrocessione, tredici nelle successive sei per una media sufficiente per riascoltare la musichetta della Champions. […] È un calendario che sarà reso ancora più faticoso e difficile anche dalle restanti quattro partite del girone di Europa League, dove la qualificazione è stata in buona parte già garantita ma non quel primo posto che elimina un turno in quella road to Dublino che è un mantra dei tifosi sin dalla notte dello scempio di Taylor. Salute, qualità e velocità di manovra. Sono i tre elementi che la Roma dovrà possibilmente mettere in campo da Milano, casa Inter, sin da domenica prossima se vorrà mantenere in vita l'obiettivo Champions. I tre elementi che fin qui sono mancati. Si pensi solo a Dybala, Pellegrini, Renato Sanches (o quel che ne resta), Smalling, quattro titolari che fin qui sono stati più un'assenza che una presenza. Il tempo degli errori è stato consumato, pure troppo in fretta.
(La Repubblica)