Balbo: “Mazzone era come un padre. Grande tattico e motivatore”

20/08/2023 alle 08:38.
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CORSPORT - Dopo la scomparsa di Carlo Mazzone, molti volti del calcio hanno rilasciato delle interviste nel suo ricordo, tra cui Abel Balbo, primo acquisto che Mazzone chiese a Franco Sensi per il suo attacco giallorosso. Queste le sue parole al quotidiano:

Abel Balbo, che allenatore è stato Mazzone?
“Un grandissimo. Gli volevo bene, eravamo due caratteri forti, ma c’è sempre stato il massimo rispetto. Una persona straordinaria, dal valore umano elevatissimo. Per i calciatori era come un padre. Sono venuto a Roma grazie a lui”.

Era anche un grande trascinatore.
“Preparava molto bene le partite dal punto di vista tattico, tecnico, motivazionale. Tutti ricordano come vinse quel derby per 3-0, dopo che per tutta la settimana dicevano che la Lazio era la gran favorita. Attaccò sui muri dello spogliato i giornali con i titoloni sui cugini e ci trasferì una grossa carica. Quella fu una delle più grandi soddisfazioni che si tolse, con la corso sotto la . Quando perdeva era intrattabile. Dopo l’immeritata sconfitta n Coppa Uefa contro lo Slavia Praga negli spogliatoi ci ci disse: “Annamoje a mena!”.

Sono tante le frasi di Mazzone che sono passate alla storia.
“Sapeva conquistare i giocatori con le sue battute a effetto: “difensore scivoloso, difensore pericoloso”. Oppure: “palla su, aiutaci Gesù”. A me una volta mi prese da parte: “Abel, sei un po’ permaloso, preferisco non dirtelo davanti agli altri, ma datte una svejata”.

Ebbe il merito di lanciare un certo .
“Quello era un altro calcio. Negli anni Novanta in Italia c’erano i migliori al mondo, la Serie A era il top. Era difficile per i giovani trovare spazio”.

Alla Roma sentiva ancora di più le partite, in particolare i derby.
“In quegli anni si giocava sempre di domenica, lui in quel giorno era un’altra persona. Il derby poi lo soffriva, era cresciuto a Roma, era tifoso, aveva coronato il sogno di allenare la squadra del cuore. Solo dopo la partita si rilassava. In Europa non fu fortunato”.