Contratto blindato, c’è proprio tutto: da merchandising a sponsor personali

21/07/2022 alle 07:55.
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Oltre 36 ore per stilare uno dei contratti più elaborati della storia giallorossa, quello su cui ha poi apposto la propria firma Paulo Dybala. Diverse le difficoltà incontrate da chi ha lavorato al contratto: a cominciare dai vari fusi da cui lavoravano le parti in causa, fino ad arrivare alla situazione Common Goal - progetto che vede alcuni calciatori tra cui Dybala devolvere l'1% del proprio stipendio ad iniziative benefiche nel mondo del calcio -.

E poi ci sono i dettagli veri e propri: dal reparto media al merchandising. Articolata da gestire è stata senza dubbio la questione dei diritti di immagine, che fruttano a Dybala tra i 20 e i 30 milioni di euro annui.

Ancora: l'opzione di rinnovo per il quarto anno, ma anche i bonus facili legati a presenze, gol, assist e rigori - indizio questo su chi sarà il prossimo specialista dal dischetto -.

Ormai celebre, poi, la clausola liberatoria da 20 milioni di euro: la logica è quella della partnership. Partendo dal presupposto che Dybala avrebbe potuto ricevere offerte più cospicue di quella della Roma, se qualcuno dovesse attivare la clausola sarà il calciatore a percepirne una percentuale. Ma anche la Roma potrà muoversi, rilanciando e riacquistando il giocatore. Con un aumento di stipendio o con un bonus alla firma che pareggi la percentuale che spetta a Paulo.

(Gasport)