LEGGO (F. BALZANI) - Cinque giorni di riposo-premio concessi da Mou, facce sorridenti e un Abraham da coccolare. Il derby ha portato una ventata di serenità. A tutti, tranne uno. Zaniolo, infatti, non è stato solo il grande escluso ma è diventato il nome più inflazionato in casa Juve dopo la rottura con Dybala. Domenica Nicolò è entrato in campo solo per festeggiare, poi appena fuori l'Olimpico si è sfogato con papà Igor e gli amici che erano venuti da la Spezia. A nessuno è sfuggito il silenzio social post vittoria, insolito per uno come lui.
A fargli tornare il sorriso c'è l'azzurro e un playoff mondiale, se Mancini deciderà di confermarlo. Il rendimento degli ultimi mesi non è da Nazionale: due gol, bocciature e comportamenti poco graditi. Anche la Roma ha messo in stand-by il rinnovo. Zaniolo, al momento, non è considerato una priorità. Tutto questo alimenta le speranze della Juve che però non intende nemmeno avvicinarsi a quota 60 milioni.
In fila anche Tottenham e United. Valutato 4,5 milioni nel 2019, Zaniolo rappresenterebbe una plusvalenza netta. Soldi che i Friedkin potrebbero impiegare per regista e seconda punta. Dall'altra parte c'è la paura a far partire uno dei prospetti migliori con un appeal commerciale niente male. Dubbi in casa Roma che devono tramutarsi in certezze, in un senso o nell'altro. Ora l'incognita per Mourinho è anche dove far giocare Zaniolo nell'ultimo sprint tra campionato e Conference. La formula anti-Lazio con Mkhitaryan (vicino al rinnovo) e Pellegrini alle spalle di Abraham ha funzionato eccome.