Il settebello di Mourinho: da Rui Patricio ad Abraham, le certezze della Roma

30/03/2022 alle 08:11.
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Sono i magnifici sette, quelli su cui Mourinho vuole ripartire per costruire la Roma del futuro, quella della prossima stagione. Sette giocatori che per l’allenatore portoghese sono la base della sua squadra, l’ossatura per la sua seconda Roma. Da Rui Patricio ad Abraham, passando poi per Smalling, Spinazzola, Oliveira, Pellegrini e Mhkhitaryan. Sono i sette di cui Mourinho ha chiesto ovviamente la conferma, a prescindere da qualsiasi discorso di mercato o di rinnovo contrattuale. Di questo parla da tempo con Tiago Pinto, quando si mettono a tavolino per progettare la nuova stagione. Una lista in cui manca Zaniolo, è vero, per tutta una serie di motivi, ad iniziare da un contratto su cui bisognerà discutere per terminare con la corte serrata della , che ha messo l’attaccante giallorosso in cima ai suoi desideri. Ci sono tre giocatori su cui Mou vuole costruire il suo reparto difensivo e sono – appunto – Rui Patricio, Smalling e Spinazzola.  Smalling poi con il lavoro di prevenzione fatto con i preparatori dello staff del portoghese sembra essere tornato ai vecchi fasti. A giugno la Roma gli proporrà di allungare il contratto (va in scadenza nel 2023) di un anno, anche per spalmare l’attuale ingaggio. E poi Spinazzola, che domani volerà a Turku (Finlandia) per il controllo definitivo dal dottor Lempainen e che sarà il vero e proprio acquisto della prossima stagione. Accanto a loro dovrebbe esserci Karsdorp (affiancato da un altro di livello) e un centrale forte, nuovo, che possa dare più continuità ed affidamento rispetto a Ibanez e Kumbulla.  E se su Pellegrini non ci sono dubbi di alcun tipo, Mou ha chiesto di avere ancora con sé anche Sergio Oliveira e Mkhitaryan. La Roma vuole proporgli il rinnovo per un anno, con opzione anche fino al 2024. Micki sarà infatti il primo che si siederà a tavolino con Tiago Pinto tra le situazioni aperte e la speranza della Roma è di arrivare presto ad un accordo, considerando anche che le sirene russe (Krasnodar e Spartak Mosca) oggi hanno inevitabilmente smesso di suonare.

(gasport)