LEGGO (F. BALZANI) - Basta veleni, ora c'è l'Inter. Che per Mourinho significa ritorno al passato, ma per la Roma e Zaniolo significa occasione unica di riscatto. Stasera (ore 21, canale 5) i giallorossi devono sconfiggere nei quarti di Coppa Italia la capolista per salvare buona parte della stagione e permettersi di sognare un trofeo che manca dal 2008. La finale del 2009 fu persa proprio contro l'Inter di Mou.
All'epoca Zaniolo spegneva 10 candeline e si sarebbe messo in mostra solo 9 anni dopo in nerazzurro. Oggi è sin troppo esposto. Dopo le voci sulla Juve e il gol (con espulsione) annullato contro il Genoa è arrivato il severo giudizio della Bertolini, ct della nazionale femminile a 90° minuto: "Ha delle difficoltà, va aiutato, va educato. Poi in quel caso l'arbitro doveva fare la sua parte, ma non per questo giustifico l'atteggiamento di Zaniolo". Una uscita scomposta arrivata da un tesserato della Federazione che ha scatenato un vespaio di polemiche.
La prima a rispondere è stata la mamma di Nicolò: "Troppo facile puntare il dito, meglio ignorare certe parole". Poi i tifosi hanno inaugurato l'hashtag #zanioloeducato con chiaro intento provocatorio verso la Bertolini (che in serata si è scusata: "Sono stata equivocata, non volevo giudicare l'aspetto personale di Nicoló"). Ma i veri fulmini sono arrivati quando la Roma ha chiesto chiarimenti alla Figc con toni duri visti i precedenti (le frasi del medico Ferretti su Spinazzola).
Anche l'agente Vigorelli si è fatto sentire: "La famiglia di Nicolò è meravigliosa. Il resto sono solo luoghi comuni e cattive interpretazioni". Calcio ammalato di retorica; chi allena, in fondo, ha il diritto-dovere di porsi nei confronti dei propri referenti come una sorta di maestro del corpo ma anche dello spirito. Chissà che Zaniolo non possa rispondere con educazione già sul campo contro la sua ex squadra che ancora non è riuscito a battere. Al suo fianco Abraham mentre è ancora in dubbio la presenza dal 1' di Pellegrini.