Dopo la Conference League, la Roma torna al successo anche in campionato: 2-0 all'Empoli con le reti di Pellegrini che, nel commento di Giancarlo Dotto "il giorno che metterà a fuoco le traiettorie su punizione sarà quel giocatore capolavoro che José Mourinho, va riconosciuto, ha colto con sguardo istantaneo". Il numero 7 e Zaniolo "gemelli terribili del presente e del futuro" secondo Daniele Lo Monaco.
"Una Roma già grandicella, tende a sbilanciarsi perché è la più offensiva delle sette sorelle visto che gioca con quattro attaccanti, però segue con fede Mourinho" nel commento di Sorrentino sulle pagine de 'Il Messaggero'.
Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
F. LICARI - GAZZETTA DELLO SPORT
La Roma offre bei momenti, sa essere autorevole e ha un’identità che alla lunga darà risultati a Mou.
A. SORRENTINO - IL MESSAGGERO
Più della Juve, che risale col catenaccio, è la Lazio la delusione del torneo, oltre agli arbitri e ai loro vareggiamenti. Il derby di Roma stavolta indirizza gli umori al contrario: la Roma ne sbuca più forte, la Lazio piegata. Una Roma già grandicella, tende a sbilanciarsi perché è la più offensiva delle sette sorelle visto che gioca con quattro attaccanti, però segue con fede Mourinho, ne accetta qualche maltrattamento, poi tutti sfidano i propri limiti e vanno oltre. E' sempre una questione di fede, e a Formello l'hanno smarrita.
G. DOTTO - CORRIERE DELLO SPORT
Quinta vittoria e quindici punti su ventuno a disposizione. Davvero niente male. Seconda consecutiva, inclusa la passeggiata in Ucraina. La Roma c'è, il derby che scolora e la testa già sulla Juventus a Torino del dopo sosta. Olimpico in festa e mai così canoro. Storie perfette dentro un risultato perfetto. [...] Vietato mandare la canzone di Venditti dopo il pomposo e vuoto fracasso dell'inno di Allevi? Due note di Roma Roma Roma, il file audio s’interrompe e parte dal più vivo che mai un gigantesco coro a cappella di tutti i tifosi giallorossi, da curva a curva. Atmosfera da brivido. [...] La seconda storia. Lorenzo Pellegrini. Il contratto firmato alla vigilia, la dichiarazione d’amore, capitano più che mai, a 25 anni. [...] Nella tradizione romanista dei capitani leader emotivi e tecnici. [...] Il giorno che metterà a fuoco le traiettorie su punizione sarà quel giocatore capolavoro che José Mourinho, va riconosciuto, ha colto con sguardo istantaneo. Solo note positive. [...]
La più positiva? Una prova di squadra tutta solidità ed equilibrio, come piace a Mourinho. La disponibilità al sacrificio dei tanti talenti che abbondano dalla cintola in su. ovvio Veretout, strepitoso ieri, ma anche Miki, Zaniolo e Abraham, sfortunato almeno quanto generoso. Il giorno in cui Mou saprà trovare le giuste sintonie e i giusti movimenti tra Pellegrini e Zaniolo, la Roma sarà una giovanissima cometa.
D. LO MONACO - IL ROMANISTA
[...] Chissà poi quale significato si può dare al derby se una settimana dopo le squadre sono nuovamente così distanti e soprattutto protagoniste di destini tanto diversi. Sarri si fa umiliare da Mihajlovic, mentre Mourinho accetta il braccio di ferro a cui lo costringe Andreazzoli e però alla fine gli stritola il bicipite con una prova di forza che a dispetto del risultato di misura maturato nel primo tempo è stato con il passare dei minuti sempre più evidente, con la squadra sempre concentrata, soprattutto in fase di non possesso, e dirompente dal centrocampo in su, con i giocatori quasi rabbiosi nella loro determinazione vincente, con Pellegrini e Zaniolo gemelli terribili del presente e del futuro, davvero il simbolo di una Roma che a poco a poco prende forma ed esalta la gente romana. [...]
[...] E la Roma per un po' ha dato spettacolo con gli strappi di Zaniolo, le geometrie di Pellegrini, l'entusiasmo di Abraham, le incursioni di Mkhtaryan: «Quando prendono la palla quei quattro sono dolori», ha chiosato Andreazzoli alla fine. Pellegrini ha sfiorato la doppietta al 17° (dopo una azione spettacolare a 100 all'ora), Abraham ha cercato vanamente il gol due volte, poi ci ha provato Mancini su corner, ma ha deviato alto. E Mou ha gestito bene le sostituzioni con mezza squadra che voleva i cambi, concessi a Darboe (per Cristante), e nel finale a Viña (Calafiori), Zaniolo (El Shaarawy), Smalling (Ibañez) e Mkhitaryan (Zalewski).