Poteva essere un funerale, è ridiventata una semifinale di Europa League. Quasi sicuramente non avrà peso sul presente ma servirà per il futuro. È il primo effetto dell’arrivo di Mourinho alla Roma. In fondo, il 10 aprile 2018, Di Francesco sorprese il Barcellona con la difesa a 3 e Schick schierato in attacco insieme a Dzeko. Sembra impossibile persino parlarne. Fino a lunedì la Roma sembrava l’agnello sacrificale, i tifosi chiedevano solo di evitare una seconda umiliazione e temevano un’altra prova senza nerbo dei giocatori giallorossi. Adesso, invece, la prospettiva è cambiato. Saranno esami di maturità perché la Roma è da rifondare e gli uomini veri si vedono soprattutto nei momenti di difficoltà.
(corsera)