[...] Davanti alla realtà, si è arreso lo stesso allenatore che ha parlato di «mancanza di coraggio, di paura, di mentalità» assumendosi la responsabilità di non aver trasmesso messaggi virtuosi alla squadra. Mai era stato così duro e chiaro, Fonseca, da quando lavora in Italia.
Di questo e di altro hanno parlato i Friedkin con Tiago Pinto in una riunione andata in scena a Trigoria all’indomani della brutta sconfitta con il Napoli. Il presidente Dan, che una volta inquadrato dalle telecamere ha scosso la testa durante la partita, annunciava con il body language la necessità di un confronto al quale Fonseca, che aveva il giorno di riposo, non ha partecipato. Nessuno vuole cambiare allenatore, ci mancherebbe. Non avrebbe neppure senso a pochi giorni dalla meritata gloria europea. Ma lo stato maggiore della Roma ha fatto il punto della situazione, per analizzare le cause di un rendimento altalenante tra campionato e coppe e di conseguenza studiare soluzioni emergenziali in vista del rush finale. [...]
(Corriere dello Sport)