Vucinic: «Juve favorita, Roma da Champions»

06/02/2021 alle 08:31.
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Mirko Vucinic - ex attaccante di Roma e - attualmente si trova a  a Lecce, dove ha giocato dal 2000 al 2006, e da lì guarderà la sfida tra bianconeri e giallorossi. Queste le parole del montenegrino alla vigilia del match dell'Allianz Stadium:

Qual è il primo pensiero in attesa della “sua” partita?
«Che vorrei giocarla... Che è sempre una grande sfida. E che la è favorita perché, anche se non c’è il pubblico, il proprio stadio rappresenta un piccolo vantaggio. Mi aspetto una gara aperta, divertente: e Roma giocano e lasciano giocare. D’altronde rispecchiano la filosofia di Pirlo e Fonseca».

A proposito di Pirlo: era già un allenatore in campo?
«Era un professore. Adesso è diventato un allenatore e lo vedo sempre meglio nel nuovo ruolo. Le difficoltà iniziali erano legate al precampionato corto: pochi allenamenti e nessuna amichevole. E poi Andrea doveva calarsi in una realtà diversa. Ha avuto bisogno di un po’ di rodaggio, ma sta dimostrando di essere all’altezza. E non è facile perché alla sei costretto a vincere sempre».

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E’ una da più che da campionato?
«Finora le indicazioni sembrano queste, ma la è sempre difficile perché basta un episodio a cambiare la storia. Spero proprio che questo sia l’anno giusto. In campionato la è partita male, si è ripresa, ma non è più la favorita: il Milan sta facendo bene e l’
ha un ottimo organico e un tecnico che stimo molto».

Perché la Roma soffre negli scontri diretti?
«Finora in quelle partite ha concesso troppo. Roma resta una piazza particolare: anche senza quel tifo meraviglioso di cui adesso si sente la mancanza, c’è la tendenza a esaltarsi e a deprimersi troppo. Spero che i problemi tra Fonseca e vengano risolti. Comunque la Roma ha un bel gioco e un organico competitivo. Se non va in , ha fallito».

Il ricordo più bello e più brutto con la Roma.
«Il più bello è la doppietta nel derby del 2010, quando ho purgato i laziali. Il più brutto... sono due: la sconfitta con la Sampdoria che ci ha fatto perdere lo scudetto nel 2010 e l’eliminazione in contro l’
ai rigori nel 2009. Sbagliai il mio tiro e non dormii per tre notti».

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(Gasport)