Domani i club saranno chiamati a votare la bozza dell'accordo con il consorzio di fondi da mesi in trattativa con la Lega - Fsi, Cvc e Advent - che prevedrebbe la cessione del 10% della media company della Serie A per 1,7 miliardi di euro. Il contratto dovrà poi passare al vaglio di una serie di autorità di controllo - antitrust, golden power governativo e Agenzia delle Entrate -, ma le parti pensano di poter chiudere - nonostante il lasciapassare delle autorità non sia affatto scontato - entro il 30 maggio o, al più, entro il 30 settembre di quest'anno.
Ai fondi titolari del 10% spetterebbe il 25% dei voti in Assemblea, con conseguenze dirette sui poteri di veto.
C'è poi la clausola che tutela i fondi da cambiamenti rilevanti nei format delle competizioni, che determinino un calo del 12% dei ricavi previsti nel business plan. In questa eventualità i fondi verrebbero compensati con un proporzionale aumento della partecipazione agli utili della media company.
L'accordo condizionerebbe fortemente la gestione del calcio italiano, ma saranno i club a vorare.
(Milano Finanza)