Né Dazn, né Sky per ora. La Serie A prende tempo sui diritti audiovisivi per il prossimo triennio. E a cascata anche il tema fondi viene spostato. All'assemblea di ieri, in videoconferenza, si è arrivati con i rilanci effettuati in trattativa privata da Sky e Dazn venerdì scorso. Quest'ultima con una proposta economicamente più vantaggiosa: un'offerta sugli 840 milioni annui per il pacchetto misto (esclusiva su 7 partite e 3 in coabitazione). Sky ne avrebbe offerto altri 70 per 3 partite, a completare il quadro. In totale 910 milioni. A quanto risulta al Sole 24 Ore la maggior parte dei presidenti - gran parte dei quali se non proprio tutti convinti che Dazn abbia alle spalle Tim, non credendo evidentemente alle smentite dell'ex monopolista che si è dichiarato disinteressato -sarebbero per accettare la proposta della piattaforma di casa Perform. Un approfondimento è stato però chiesto in linea generale. Da qui il rinvio all'assemblea di giovedì che sarà in presenza e in cui il tema diritti scalzerà quello dell'ok al teem sheet con i fondi di private equity. Un'operazione, quest'ultima, che a meno di sorprese sembrerebbe davvero avviarsi verso il naufragio vista la la mancanza del necessario consenso fra i presidenti.
(Il Sole 24 Ore)