Spettro Superlega sulla Serie A dopo il vertice Agnelli-Perez

21/01/2021 alle 09:52.
agnelli

MILANO FINANZA (F. BERTOLINO) - Il lungo incontro dell'altro ieri a Torino fra Andrea Agnelli e Florentino Perez ha sollevato interrogativi in Italia e all'estero fra i molti osservatori interessati. Che cosa si sono detti il presidente della e dell'Associazione dei club europei (Eca) e il patron del ? Secondo indiscrezioni non smentite, i due hanno vagliato fra l'altro il progetto di creare la famigerata Superlega, un torneo privato e riservato ai grandi club d'Europa.

Voci sul progetto ritornano ogni qualvolta, come in queste settimane, Uefa, Eca e Associazione delle Leghe Europee discutono della riforma delle competizioni continentali e soprattutto della ripartizione dei relativi introiti fra e all'interno dei campionati nazionali. Per alcune fonti, insomma, la Superlega e un'ipotesi irrealizzabile, nulla più di una minaccia negoziale utilizzata dai grandi club per incassare una quota sempre maggiore dei proventi della . Per altre fonti, invece, complice lo sconquasso finanziario causato dalla pandemia, le grandi starebbero davvero accarezzando l'idea di creare una Nba del calcio europeo con il sostegno politico della Fifa e l'appoggio finanziario di Jp Morgan e% di fondi di private equity.

Gli ostacoli all'operazione restano enormi, forse insormontabili. Se mai dovesse vederla luce, pere, la Superlega avrebbe conseguenze dirompenti sulla Serie A e con ogni probabilità anche sulle trattative in corso con i fondi interessati a rilevare per 1,7 miliardi il 10% della media company del campionato italiano. Il torneo privato delle grandi europee svuoterebbe le competizioni domestiche di buona parte del loro fascino sportivo e finanziario, cristallizzando il dominio di 16 club sul calcio europeo. Non a caso le leghe nazionali sono da sempre contrarie al piano, in passato definito «inaccettabile» dal presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino. Ciononostante in via cautelativa i fondi di private equity interessati a rilevare il 10% della media company del massimo campionato italiano avevano proposto una clausola anti-Superlega al fine di tutelare il valore della Serie A e quindi del proprio investimento. L'inserimento della clausola nel contratto definitivo sarebbe tuttora oggetto delle trattative fra la cordata Cvc-Advent-Fsi e la commissione negoziale dei club guidata proprio da Agnelli. Dopo tanto impegno per trovare un accordo con i fondi - si fa notare - è difficile immaginare il varo di un'iniziativa che rischierebbe di farlo saltare. La logica porta dunque di nuovo a ritenere poco probabile l'imminente nascita della Superlega nonostante le forti pressioni dei grandi club inglesi e spagnoli. A giorni comunque, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, sono attese novità rilevanti in un senso o nell'altro. Nel frattempo ieri la Serie B è tornata a scrivere a Dal Pino per chiedere un incontro e per diffidare la Serie A e i suoi club da eventuali ripartizioni fra i partecipanti al campionato di parte del prezzo di cessione del 10% della media company. Sul punto lo scontro fra le due Leghe è aspro, alcuni club di Serie A non hanno gradito la manifestazione d'interesse recapitata direttamente dagli stessi fondi alla Lega cadetta e non avrebbero mancato di farlo presente alla cordata guidata da Cvc. Oggi, in ogni caso, l'assemblea dei presidenti procederà alla costituzione della media company e all'elezione dei sei rappresentanti della Serie A oltre che al rinnovo dei vertici di Lega