IL TEMPO - Un miliardo e 150 milioni di euro a stagione fino al 2024 per provare a rilanciare il calcio italiano e rimpinguare le casse dei club duramente colpiti dalla pandemia. È questo l’obiettivo della Lega Serie A che ha pubblicato l’atteso bando di 122 pagine con l’invito a presentare offerte per i diritti televisivi per il prossimo triennio. Una cifra importante, che andrebbe ben oltre i 973 milioni incassati per l’ultimo triennio da Sky e Dazn. Un obiettivo ambizioso considerando la congiuntura economica mondiale, colpita in modo pesantissimo dal Covid-19.
Il campionato di Serie A, però, in questa stagione ha dimostrato di essere un prodotto appetibile sia in Italia che all’estero come confermato dall’ormai imminente accordo per l’ingresso del consorzio di fondi Cvc-Advent-Fsi. Il tutto grazie ad un torneo molto equilibrato. «Quanto più è incerto tanto più si dà valore e attenzione da parte del pubblico al nostro campionato», ha dichiarato di recente il presidente Paolo Dal Pino su Rai Radio 1. Nel triennio che si sta per concludere, la Lega Serie A compresi i diritti esteri, la Coppa Italia e la Supercoppa ha incassato un miliardo e 400 milioni all’anno. L’obiettivo del presidente Dal Pino e dell’ad De Siervo è quello di crescere ancora fino al 2024 anche grazie all’ingresso sul mercato di altri soggetti come Amazon e Tim che puntano principalmente alla trasmissione via web.
Non a caso la Confindustria del calcio non vuole precludersi niente e anche per il prossimo triennio rilancia la possibilità di creare un canale tematico gestito autonomamente, qualora le offerte nella prima fase dedicata ai broadcaster tradizionali non dovessero portare all’assegnazione dei diritti tv. In quel caso, ci sarebbe una seconda fase con l’invito ad offrire per intermediari indipendenti (come nel 2018 con gli spagnoli di MediaPro) e a quello per la creazione del canale «con partner produttivo e/o distributivo e/o finanziario» da offrire al mercato «a condizioni eque» sempre naturalmente con l’obiettivo di incassare 1,15 miliardi di euro. Nel bando sono previste due modalità di commercializzazione per i broadcaster, una per piattaforma e un’altra definita mista. Nel primo caso la Lega ha previsto tre pacchetti con tutte le 380 partite dal campionato da trasmettere via satellite ad un prezzo minimo di 500 milioni di euro, sul digitale terrestre a 400 milioni e sul web a 250 milioni in co-esclusiva con il canale di Lega.