Tor di Valle, aree pignorate. Friedkin sonda il Flaminio

22/11/2020 alle 08:10.
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Per la nuova Roma targata Friedkin la costruzione del nuovo stadio a Tor di Valle non è più un must. O meglio, non per forza a . Il percorso resta ancora denso di insidie. Manca l'accordo tra il Comune e la Regione per il rinnovo di un'infrastruttura chiave come la ferrovia Roma-Lido. L'ultima novità poi è che i terreni sono stati pignorati per via di un vecchio credito bancario - di importo contenuto, 1 milione e 160mila euro - che la Eurnova di non ha mai onorato. Ora rischiano quindi di finire all'asta, c'è una prima udienza fissata il 18 dicembre. Sempre che prima la Eurnova non ripaghi il debito di 1 milione. Scenario che fonti vicine all'operazione ritengono probabile. Il viceministro all'Ambiente Roberto Morassut intanto, tra i primi a criticare l'operazione sull'ex ippodromo, ieri ha lanciato una proposta: «Il Coni trovi il modo di cedere alla Roma l'Olimpico per ristrutturarlo come un moderno stadio con servizi commerciali e valorizzazioni adeguate. Il Comune ceda il Flaminio alla Lazio per un altro progetto di ristrutturazione e valorizzazione».

(Il Messaggero)

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