REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - La Roma non cerca scuse. Da Fonseca a Dzeko, i leader dello spogliatoio romanista hanno fissato la linea: niente alibi per il tracollo del San Paolo. Ma il calo fisico è stato evidente, per questo fin dai primissimi istanti dopo il fischio finale allenatore e dirigenti ragionano su un aspetto: ossia l’agenda settimanale.
Qualcosa, nelle ultime 72 ore della Roma non ha funzionato. Alle 21 di giovedì la squadra era impegnata sul campo del Cluj, dove ha strappato la qualificazione ai sedicesimi di Europa League. Il ritorno a Roma però è stato un mezzo incubo: il gruppo di giocatori è rientrato a casa, dopo la serata fredda in Transilvania, soltanto alle 4.30 del mattino di venerdì. In pratica, la giornata successiva è stata del tutto compromessa. La squadra si è comunque allenata a Trigoria la mattina, con pochissime ore di sonno addosso. Il giorno dopo una rifinitura light, e domenica, una decina di ore prima della partita contro la squadra di Gattuso, il gruppo è partito in treno per Napoli. Già ieri sera è stato affrontato il problema della pianificazione dei trasferimenti, decisamente da migliorare: anche con l’allenatore, che proprio per ovviare a un accumulo di stress negativo ha concesso una giornata di riposo alla squadra. [...]