IL TEMPO (F. BIAFORA) - Da «Dobbiamo riscoprire il dolore della sconfitta», passando per «Qui si perde e si vince nella stessa maniera, questa è la nostra vera debolezza» per finire a «Le sconfitte qui sono molto pesanti e la squadra fatica a recuperare dopo una sconfitta». Negli ultimi anni il tema della sconfitta e di come viene vissuta a Trigoria è stato analizzato in maniera approfondita prima da Aurelio Andreazzoli, poi da Walter Sabatini nella sua conferenza stampa d’addio alla Roma ed ora è toccato a Paulo Fonseca.
Il tecnico portoghese negli ultimi giorni ha rispedito al mittente qualsiasi accusa su possibili problemi di condizione fisica patiti dalla sua squadra, battendo il ferro più che altro sull’argomento della mentalità. Nella conferenza stampa alla vigilia del match con il Parma, partita in cui i giallorossi sono chiamati ad interrompere la striscia di tre ko consecutivi, l'allenatore ha approfondito la questione: «Penso ci sia un problema nella squadra e stiamo lavorando per migliorare in questo, le sconfitte qui sono molto pesanti e la squadra fatica a recuperare dopo una sconfitta. Abbiamo perso contro il Napoli, ma la squadra ha dato segnali che sta recuperando e credo che farà meglio. E importantissimo far capire alla squadra che una sconfitta è soltanto una sconfitta. Dobbiamo analizzarla, non dobbiamo essere contenti, ma non può essere così pesante e influenzare il futuro. Stiamo lavorando per cambiare questa mentalità».
Fonseca sa bene che la squadra non lo ha mollato e che bisogna uscire insieme dal momento difficile e per questo chiede fiducia e stabilità anche per il futuro nonostante i risultati scarseggino: «Non è giusto fare paragoni con altre stagioni, tutti noi sappiamo che abbiamo cambiato tanto quest'anno. Abbiamo fatto molte cose bene, la mia preoccupazione è tornare a fare tutto bene. Non dobbiamo dimenticare che questo è l’inizio di un progetto. Conosco tanti allenatori che oggi sono vincenti in campionati importanti e all’inizio non hanno vinto nulla. Non è giusto parlare di singoli, tutta la squadra, tutti noi dobbiamo e possiamo fare meglio. Non provo nessun fastidio nel leggere i nomi di eventuali allenatori che possono sostituirmi».
L'allenatore romanista ha poi ammesso di voler confermare il blocco squadra che ha perso contro il Napoli e ha voluto parlare in maniera trasparente sulla gestione di Zaniolo, rientrato in campo dopo il grave infortunio: «Se Nicolò era con noi è perché era pronto per giocare. 30 minuti sono il minutaggio giusto per lui ora. Ha giocato, lo ha fatto bene, è vero che non sta nella miglior condizione fisica, ma si è comportato bene. Non può partire titolare, non possiamo dimenticare quanto tempo è stato fuori, dobbiamo avere una certa attenzione con lui». I messaggi lanciati da Fonseca sono stati chiari, ora la Roma deve dare un segnale forte e ritornare a fare punti.