IL TEMPO (A. AUSTINI) - La salita si è fatta più ripida ancor prima di iniziare. Sono sette, considerando gli scontri diretti, i punti che la Roma deve recuperare all'Atalanta in dodici partite per arrivare quarta dopo il successo sul Sassuolo.
Nessuna sorpresa, Fonseca sapeva già prima di ieri che la rincorsa sarà durissima, in prospettiva c’è la seconda via dell'Europa League ma il tecnico, giustamente, ragiona sul presente. E allora stasera tutti all'Olimpico per le prove generali di ripresa del campionato: alle 21 la squadra entrerà nello stadio vuoto per un allenamento che serve ad abituarsi al clima surreale di mercoledì, quando nello stadio di casa arriverà la Sampdoria di Ranieri.
«Senza tifosi sarà difficile - ammette Fonseca - cercheremo di creare un'atmosfera simile a quella che troveremo mercoledì». Rispetto a marzo, però, c'è anche una bella novità per Fonseca: una rosa di giocatori a disposizione più lunga, a patto che duri... Contro la Samp, salvo contrattempi in extremis, gli unici indisponibili saranno Pau Lopez (pronto Mirante) e Zaniolo, atteso stabilmente in gruppo tra un paio di settimane. Pellegrini e Mkhitaryan hanno smaltito i rispettivi affaticamenti e anche ieri pomeriggio hanno lavorato con i compagni, le opzioni per il tecnico sono tante in tutti i reparti.
Durante la lenta e lunga preparazione per la ripresa, Fonseca ha pianificato una nuova Roma con la difesa a tre. «Acquistando» un giocatore in più: nel terzetto davanti al portiere è stato provato più volte Ibanez insieme a Smalling e Mancini. Il brasiliano, preso a gennaio dall’Atalanta con un investimento da 10 milioni, è l’unico a non aver giocato ancora un minuto insieme a Fuzato ma presto potrebbe arrivare il suo momento.
L'altro innesto di gennaio che è già una certezza per l'allenatore è Bruno Peres: in attesa dei progressi di Zappacosta, il brasiliano è favorito per occupare la fascia destra. A maggior ragione se dovesse fare il «quinto» col nuovo modulo. Fonseca non intende abbandonare il 4-2-3-1 che tra l’altro gli permetterebbe di sfruttare meglio la folta batteria di trequartisti ed esterni d’attacco a disposizione. Ma una Roma dalla doppia anima può sempre tornare utile.