Mai la Roma, da quando nel 2011 sono sbarcati gli americani, era stata così lontana dal 4° posto, obiettivo principale e vitale per il club. La squadra di Fonseca alla 28esima giornata di campionato ha 9 punti dall'Atalanta (10 considerati gli scontri diretti). Ha fallito il piazzamento solo con Luis Enrique nel 2012, con Zeman sostituito in corsa con Andreazzoli nel 2013 e con Di Francesco, cambiato poi con Ranieri l'anno scorso. Ma in queste 3 stagioni il distacco è stato rispettivamente di 4, 3 e 4 punti.
Pallotta si sta dedicando in prima persona alla cessione della società, l'obiettivo è di lasciare entro l'inizio della nuova stagione. Friedkin resta interessato e in vantaggio avendo ultimato la due diligence. Il presidente giallorosso, però, parla anche con altri investitori, sempre americani. Vuole occuparsi in proprio della vendita, anche se a Londra c'è chi lo aiuta. Senza Champions, andranno via anche i giocatori più quotati e sarebbe problematico confermare Dzeko e tenersi stretto Zaniolo.
Oggi la Roma è Fonseca: sospeso il ds Petrachi, Pallotta lascia che a comandare sia il CEO Fienga, il consulente Baldini detta la linea da Londra, Baldissoni si occupa del nuovo stadio. Non c'è unità, ma dispersione.
(Il Messaggero)