LEGGO (F. BALZANI) - E' stata trascurata, ma ora potrebbe rivelarsi fondamentale. La Primavera della Roma torna necessariamente di moda a Trigoria dove Fonseca può contare (almeno contro Borussia e Milan) su solo 17 giocatori della prima squadra. Il portoghese, che fin qui aveva snobbato i giovani, potrebbe far rientrare tra i convocati Riccardi e uno tra Calafiori e Sdaigui. Il primo è un nome più che noto visto che lo scorso anno era entrato in pianta stabile con i grandi tanto che pure il ct Mancini lo aveva dipinto come il futuro numero dieci della nazionale. In estate il ragazzo aveva rifiutato la Juve nell'affare Rugani e da quel momento non ha messo più piede in prima squadra. Fonseca non lo ritiene ancora pronto, ma a questo punto potrebbe essere costretto a portarlo se non altro in panchina. Convince di più il marocchino Sdaigui che però viene da un infortunio alla tibia mentre Calafiori potrebbe far riposare Kolarov.
Il settore giovanile, che ha vissuto lo scossone con l'allontanamento del responsabile Tarantino, è sempre stata una risorsa importante del club anche nel recente passato: Di Francesco ha lanciato Antonucci, Zaniolo e lo stesso Riccardi, Ranieri ha fatto esordire Celar, Garcia ha puntato su Ricci. Senza scomodare i vari: Totti, De Rossi, Giannini, Di Bartolomei o Scarchilli. La musica è cambiata tanto che Fonseca ha deciso di avere la panchina corta contro il Cagliari. Ma l'emergenza obbliga a riflettere. Meglio un Santon adattato o un Riccardi di ruolo? A Fonseca l'ardua sentenza.