LEGGO (F. BALZANI) - «Troppi razzisti in Italia. La Figc intervenga!». Anche Edin Dzeko alza la voce. Il campione bosniaco della Roma, che gioca in serie A da ormai 5 anni e ha segnato oltre 300 gol in carriera, non è uno abituato a usare giri di parole. Questa volta, però, il discorso è decisamente serio visti gli episodi di razzismo registrati nelle prime tre giornate di campionato sui vari campi del nostro Paese (e spesso anche al di fuori di essi) e che nella scorsa stagione hanno riguardato lo stesso Dzeko bersagliato dall'epiteto zingaro in un Frosinone-Roma. «Penso che il razzismo sia un problema più grande in Italia rispetto ad altri Paesi, specialmente in Inghilterra. Spero, per il bene degli altri giocatori, che queste cose finiscano e che la Federazione possa vederlo e provare a fermarlo in ogni modo possibile. È un problema serio», il monito di Dzeko ai microfoni di Sky Uk. Edin ha giocato, oltre che in Bosnia, anche in Repubblica Ceca, Germania e Inghilterra e conosce bene quindi la realtà degli stadi europei. Nel dettaglio, sulla questione Lukaku dopo quanto accaduto a Cagliari con i ripetuti buu verso l'attaccante di origini congolesi, l'attaccante rincara la dose: «Ancora oggi accadono queste cose, in Inghilterra la situazione è decisamente migliorata, c'è sempre meno razzismo lì». Secondo Dzeko, che peraltro studia per diventare dirigente una volta appesi gli scarpini al chiodo, dovrebbero essere le istituzioni a intervenire: «In Italia il problema è più grande di quanto mi aspettassi. La Federazione Calcio deve proteggere i giocatori. È l'unico modo. Se senti qualcuno, lo bandisci dallo stadio. Non possono più venire, non abbiamo bisogno di queste persone». Come dargli torto?