IL TEMPO (A. AUSTINI) - È arrivata l'ora guardarsi in faccia e decidere. Una volta per tutte. L'Inter spezza l’immobilismo su Dzeko con una nuova mossa: ieri pomeriggio ha convocato l’amico-agente del bosniaco, Silvano Martina, per confermargli il desiderio di regalare il centravanti a Conte. E, soprattutto, per spedire un messaggio alla Roma. «Vogliamo capire qual è il prezzo finale» la domanda fatta dai dirigenti nerazzurri a Martina, dopo il tira e molla ormai lungo quasi due mesi che non ha neppure avvicinato alla fumata bianca. L'ultima offerta dell'Inter è di 14 milioni, mentre Petrachi col passare del tempo ha addirittura alzato la posta rispetto alle richieste iniziali: ora i giallorossi chiedono 20 milioni più 5 di bonus, per arrivare a 25 totali, garantirsi una plusvalenza corposa e ottenere il cash per acquistare un sostituto. E, in fondo, il vero problema è qui: la Roma sarebbe disposta a sacrificare Dzeko, ha avvisato Fonseca sin dal suo arrivo e il giocatore stesso ha esposto senza nascondersi il suo desiderio al tecnico, ma l’idea di prendere Higuain non ha preso corpo, tanto meno è diventata concreta la pista Icardi. Da qui a settembre molto può ancora succedere su ogni fronte, la destinazione di Lukaku - Juve o Inter - condizionerà le scelte sugli altri centravanti, ma ad oggi la Roma non può permettersi di cedere Dzeko. Tempo una decina di giorni e si capirà il finale della telenovela, col bosniaco che continua a spingere per andare all'Inter ma al tempo stesso, almeno finora, non si è mai risparmiato durante gli allenamenti e le amichevoli. Anzi, ha guidato la squadra da leader e da professionista, dopo una stagione intera cui il suo malumore è stato evidente e il rendimento sotto gli standard. Adesso forzerà la mano e cambierà atteggiamento? Vedremo. L'Inter, dal suo canto, non vuole ritrovarsi a offrire 18 milioni (punto di caduta possibile con i bonus) e beccarsi un altro rifiuto. Tenere il centravanti senza un nuovo contratto, che Edin non ha intenzione di firmare a prescindere con i giallorossi, rappresenta comunque un rischio perla Roma (e un danno visto che andrà via a parametro zero), ma è considerato un male minore rispetto a prendere un sostituto di ripiego. Bocciato al momento l'innesto di Llorente che è comunque legato alla partenza di Schick in prestito in Germania (Borussia Dortmund o Bayer Leverkusen), Petrachi continua a scandagliare il mercato dei centravanti e al tempo stesso dei difensori centrali. Su Alderweireld i tentativi sono andati a vuoto, il Tottenham fa muro ancor di più dopo aver perso Foyth per un infortunio al tendine d'Achille. Il mercato in Inghilterra chiude giovedì ma solo in entrata, non è da escludere un nuovo assalto, mentre va tenuta d'occhio la situazione di Pezzella, in lite con Montella e messo alla porta dalla Fiorentina, che ha già in mano Kannemann come sostituto.