Attenzione particolare da parte di Gianni Infantino, presidente FIFA, nei confronti di indennità di formazione e contributi di solidarietà: la "ricompensa" per chi allena ragazzi fino ai 23 anni è sostanzialmente uno strumento concepito per ridurre le distanze tra i colossi economici del calcio mondiale ed i club più modesti. Quando un giovane al di sotto del ventitreesimo anno di età firma il primo contratto da professionista oppure viene ceduto all'estero, il 5% dell'ammontare dell'operazione economica andrebbe riconosciuto alle squadre che lo hanno cresciuto, ma secondo Infantino alle squadre che scoprono i talenti viene riconosciuta meno della metà. La FIFA si propone quindi di quadruplicare la distribuzione di questi proventi. Il tutto attraverso l'individuazione di una clearing house, ovvero una struttura centralizzata di controllo di tutti i contratti di compravendita tra le società. C'è l'idea di introdurre anche un passaporto elettronico che identifichi ogni calciatore, così da facilitare le operazioni di verifica.
(gasport)