LEGGO - Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano in cui ha parlato anche dell'ipotesi di diventare un giorno sindaco di Roma, dello stadio di proprietà per il suo club e della vicenda degli addii di Totti e De Rossi alla Roma. Queste alcune delle sue parole:
Le piacerebbe fare un giorno il sindaco di Roma?
«Ho un forte senso civico e quando presi la Lazio lo feci perché c'era un patrimonio storico-sportivo da conservare, per questo sono pronto a dare il mio contributo. Ho una visione della Repubblica di Platone dove tutti quelli che potevano dare un contribuito si dovevano mettere a disposizione della comunità. Fare il sindaco ti dà la gioia di avere il rapporto con le persone, un contatto umano quotidiano, ma poi dopo calarsi in una realtà come Roma è un lavoro immane e per chi ha una mentalità come la mia, che vuole risposte immediate, non è facile, ma ripeto che sono a disposizione se fosse richiesto un mio contributo concreto di idee e di esperienza».
Lei reputa lo stadio un passo fondamentale per il futuro della Lazio?
«Lo stadio porta l'incremento economico-patrimoniale, la fidelizzazione e la sicurezza. Innanzitutto dà la possibilità di aumentare i guadagni in maniera esponenziale fino a raddoppiarli, perché l'impianto sarebbe vissuto 365 giorni l'anno h24 con un incremento di 50-70 milioni. Con lo stadio sempre aperto si porterebbe avanti il processo di fidelizzazione e appartenenza. Poi c'è la sicurezza: avremmo il controllo assoluto e l'impianto sarebbe facilmente raggiungibile».
In attesa dello stadio di proprietà la Lazio che cosa sta facendo?
«Il nostro ds Igli Tare per me è stato un grande stimolo e mi ha detto Presidente, senza lo stadio dobbiamo dare ai giocatori una struttura all'avanguardia che possa colpire. Stiamo facendo dei lavori di ammodernamento a Formello: diventerà uno dei primi centri sportivi europei».
Che idea si è fatto della vicenda che ha visto protagonisti Totti e De Rossi?
«Non esprimo mai giudizi su situazioni che non mi riguardano, ma posso fare valutazioni dal punto di vista umano. Con De Rossi c'è sempre stato un bel rapporto. Ci parlavo in Nazionale ed è un ragazzo obiettivo e sincero che si è assunto sempre le responsabilità».