Lorenzo Pellegrini vuole restare alla Roma. Se poi questo davvero succederà nessuno può dirlo, perché il mercato è ancora lungo e perché, in fondo, con una clausola rescissoria da 30 milioni, per di più pagabili in due anni, non si possono avere certezze. Ma Pellegrini è stato chiaro: non appena si insedierà il nuovo direttore sportivo la sua volontà è quella di ridiscutere il contratto, in scadenza nel 2022, magari adeguando lo stipendio a più di 2,5 milioni più bonus, allungando di un anno l’accordo e togliendo la clausola. Perché le bandiere, soprattutto romane e romaniste, non hanno mai avuto la possibilità di svincolarsi unilateralmente e Pellegrini non vuole fare eccezione.
D’altronde, Lorenzo spera che il prossimo tecnico decida di affidare a lui il ruolo di vice Florenzi. La tradizione, in una squadra avara di trofei come la Roma, conta e anche tanto, ecco perché in questi mesi per lui così speciali - ad agosto nascerà la prima figlia - Pellegrini vuole mettere al servizio della Roma oltre alle giocate, anche il senso di appartenenza.
(gasport)