(...) La Roma americana non ha vinto nulla, ma le aspettative erano alte e la qualità di molti giocatori indubitabile. (...) Prendendo le valutazione di Transfermarkt, la Bibbia del calciomercato, la Roma ha venduto questa squadra (4-2-3-1): Alisson (62,5 milioni, Liverpool); Rudiger (35, Chelsea), Marquinhos (31,4, Psg),
Romagnoli (25, Milan), Emerson Palmieri (20, Chelsea); Strootman (25, Olympique Marsiglia), Pjanic (32, Juve); Gervinho (18, Hebei), Nainggolan (38, Inter), Lamela (30, Tottenham); Salah (42, Liverpool). Belle plusvalenze, anche se adesso Salah ne vale 150. E, soprattutto, garanzie di vittoria se fossero rimasti alla Roma. Almeno un po’ e almeno per qualche anno in più.
La situazione, ora, è preoccupante. Senza gli introiti della prossima Champions si dovrà vendere, abbassare il monte ingaggi e fare una squadra di giovani. L’addio a De Rossi nasce in quest’ottica e non sarà l’unico senatore ad andarsene. Dzeko e Manolas sono i primi. La scelta dell’allenatore — Gasperini favorito,
ma la Roma non molla la pista Sarri, che potrebbe essere licenziato dal Chelsea — nasce in questo senso: una squadra da corsa. Una delle cose che più ha fatto infuriare Pallotta è stato il numero degli infortuni (un record: 50!) e De Rossi ha pagato anche questo. (...)
(corsera)