Roma, c'è ancora speranza

07/04/2019 alle 14:14.
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IL MESSAGGERO (U. TRANI) -  Improvvisamente la Roma. Che, a 7 tappe dal traguardo, riappare nella corsa . La vittoria di Marassi contro la Sampdoria (0-1), dopo il ko del Milan allo Stadium contro la , è pesantissima. Basta guardare la classifica per rendersene conto: sale a - 1 dal 4° posto. , ritrovando il gol in serie A dopo 13 mesi, riapre dunque la stagione dei giallorossi che, tornando a vincere in trasferta dopo 3 ko di fila (compreso quello di Oporto), riescono finalmente a uscire dal campo imbattuti. L'ultima volta due mesi fa, l'8 febbraio al Bentegodi contro il Chievo (0-3).

 
MODULO SCHERMATO - La prestazione è da provinciale, ma di sostanza. Con equilibrio e carattere. Senza mai scoprirsi. Il successo è costruito sulla pazienza e sull'attenzione. E con la distribuzione delle energie fisiche e mentali. L'ingresso di per Pellegrini, a metà della ripresa, risulterà decisivo. In partenza , pur cambiando la metà dei giocatori di movimento dopo il pari inutile di mercoledì contro la , ha riproposto lo stesso sistema di gioco, cioè il . Ma sempre truccato. Perché, in fase di non possesso palla, è sempre scattato il programma più gettonato in questo periodo: indietro tutta. Baricentro basso, Zaniolo e Kluivert in linea con e Cristante, Pellegrini qualche passo dietro Schick a guardare a vista il play avversario Viera o al massimo a salire su Tonelli, i 4 quattro difensori appostati davanti all'area di rigore, con Karsdorp e Kolarov sentinelle sui lati del fortino e con e a presidiarlo in mezzo. Dietro di loro, il cannone caricato a salve: Mirante obbligato a calciare sempre oltre la metà campo, sempre su Schick che fa il possibile per controllarlo o indirizzarlo. Entrano, dunque, in 5: Karsdorp, , , Pellegrini e Schick. Infortuni e impegni ravvicinati impongono la rotazione. Il 4-3-1-2 della Sampdoria è abbastanza organizzato, ma senza Ekdal la gestione è senza ritmo. Solo Saponara, chiamando il fluidificante Murru in avanti, prova ad accelerare.

 
EX PERICOLOSO - La Roma rischia meno del solito tant'è vero che chiude con il 6° clean sheet stagionale. L'assetto sembra meglio calibrato negli interpreti. La serata di e è chic. L'ex Defrel, schierato da Giampaolo accanto a Quagliarella, calcia da fuori e chiama al volo Mirante. E' la chance più spettacolare del 1° tempo, anche se in avvio c'è la conclusione ravvicinata e pericolosa di Quagliarella a sfiorare la traversa e più tardi quella larga di Cristante. L'unico giallorosso a inquadrare la porta è Kluivert: tiretto sporcato e centrale. Pellegrini sale ad aiutare Schick, ma di testa sbaglia sul più bello.

 
SVOLTA FINALE - Si fa male, subito dopo l'intervallo, Karsdorp: ecco Jesus. Giampaolo va all'attacco: dentro Jankto e Gabbiadini rispettivamente per Linetty e Saponara. Defrel arretra da trequartista. replica con per Pellegrini, chiedendo a Schick di mettersi dietro al centravanti. Dentro anche per Kluivert. Il doppio intervento fa la differenza. Dal corner di Kolarov, spizzata di Schick e respinta di Audero. irrompe e accompagna, con gli addominali, la palla in porta per il vantaggio. Mazzoleni ha l'ok dal Var: Gabbiadini tiene in gioco il capitano giallorosso. Che firma il 1° successo esterno con il nuovo allenatore: l'ultimo, un mese e mezzo fa, il 23 febbraio a . Gol di , simile proprio a quello del capitano.