LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - La testa e la coda da cambiare per provare a spostare il vento. Schick e Mirante dovrebbero giocare stasera contro la Fiorentina, attaccante e portiere messi in discussione da Ranieri, che cerca nella sua corsa contro il tempo di limitare i danni di una Roma allo sbando. Il duro ko col Napoli è distante solamente tre giorni, impensabile che in poche ore la squadra giallorossa possa cambiare faccia, ma il "fuggi fuggi" alla ricerca di un posto dove ripararsi dalla pioggia è cominciato.
"Voglio un gruppo di uomini che reagisce alle avversità", ribadisce il tecnico di Testaccio, che punta sull'amor proprio dei suoi. "Deciderò la formazione dopo la rifinitura, devo capire chi sta bene e chi no. Devo vedere come sta Dzeko che ha giocato con una botta all'anca e ha avuto un "meloncino" sopra la caviglia: ci parlerò". Probabile scenda in campo dal primo minuto a guidare l'attacco Schick, che cerca ancora una sua dimensione reale e stabile all'interno della Roma.
L'Olimpico la pazienza sembra averla persa, stasera non ci sarà il pienone e Ranieri sa di non poter più sbagliare nulla. "Olsen o Mirante? Vedremo, la sera sceglierò". Una risposta diversa rispetto a quella data prima del Napoli, quando il mister confermò di aver fiducia nello svedese. Ma il ragazzo sembra giocare con la paura ed e nel pieno di un'involuzione tecnica. Per questo, contro la Fiorentina, dovrebbe mettersi tra i pali il vice Mirante. Tornano Pellegrini e Pastore tra i convocati, e c'è anche De Rossi, ma dovrebbe partire dalla panchina. "Daniele deciderà lui quando smettere - il pensiero al futuro - mentre Totti ha già assunto un ruolo importante. Ha smesso da poco di giocare e c'è un processo step by step con la società per capire cosa farà".