LEGGO (E. ORLANDO) - Quarantadue telecamere. È il numero degli occhi elettronici che hanno immortalato la furia ultrà nel rione Monti. Immagini riprese mercoledì sera, che mostrano le scene di guerriglia urbana tra tifosi laziali e del Siviglia e che ora sono in mano alla Digos. Gli agenti stanno anche visionando i filmati di alcuni residenti, in cui si sentono i nomi degli ultrà che si chiamano tra loro: Guerriero, Gabri, Vincenzo, Simone. Questi cinque sarebbero già stati identificati dalla polizia.
Una vera caccia al tifoso spagnolo, con tanto di coltelli a serramanico al seguito, hanno preceduto il grave epilogo dove sono rimasti feriti con armi da taglio quattro cittadini iberici ed un americano, quest'ultimo finito nel parapiglia senza nemmeno rendersene conto. Il peggio è stato scongiurato grazie all'intervento dei poliziotti, che hanno circondato la zona ed hanno soccorso insieme alle autoambulanze del 118 i quattro feriti che, nel frattempo, si erano rifugiati dentro un ristorante. La rissa sarebbe scoppiata intorno alle 21 tra via Leonina, via dei Serpenti e via Cavour. Tutte le persone che sono state ricoverate al Santo Spirito si trovavano nella Capitale per assistere al match valido per l'Europa League, fra Lazio e Siviglia che si è giocato ieri sera allo stadio Olimpico.
I testimoni hanno raccontato agli investigatori che gli aggressori, appartenenti a frange della Lazio con elementi che fanno capo a gruppi di estrema destra, sarebbero stati una quarantina e che il bersaglio del raid erano alcuni tifosi spagnoli che si trovavano in un locale di via Leonina, dove stavano vedendo la partita di Champions League, Ajax-Real Madrid.
«Non sono tifosi, fanno vergognare gli appassionati sportivi, non rendono giustizia neanche alla Lazio - ha commentato la sindaca Virginia Raggi - Non bisogna scambiare delle partite di calcio con degli sfogatoi, il calcio è un bellissimo sport che non ha nulla a che vedere con la violenza». Denuncia invece uno stato di abbandono da parte delle istituzioni la consigliera del I municipio Nathalie Nain: «Il rione dove abitano seimila famiglie è escluso dalle attenzioni delle forze dell'ordine nonostante infiltrazioni mafiose, abusivismo dilagante di somministrazione di alcolici e spaccio».